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Referendum seggi aperti: si vota dalle 7,00 alle 23,00

Allestiti particolari seggi per gli elettori del Centro Italia colpiti dai recenti terremoti. Le polemiche della vigilia sul mancato "silenzio elettorale"

Politica
Referendum seggi aperti: si vota dalle 7,00 alle 23,00
(Teleborsa) -

Dalle 16 di ieri, sabato, si è avviata la fase finale della macchina del voto. Presidenti e scrutatori si sono regolarmente insediati nei seggi elettorali di tutta Italia per il voto sul Referendum costituzionale di oggi 4 dicembre 2016 che dovrà sancire o bocciare la riforma proposta dal Pd del Premier Renzi assieme alla sua maggioranza di Governo che prevede, tra l'altro, un nuovo Senato dalle diverse funzioni e con un ridotto numero di componenti.

Alle urne dalle 7,00 di stamani, dunque, 46.714.950 elettori, di cui 22.465.280 uomini e 24.249.670 donne che dovranno esprimere con un SI o con un NO la propria decisione. Le operazioni di voto dureranno fino alle 23,00. Subito dopo la "chiusura" comincerà lo spoglio delle schede.

Nelle zone del Centro Italia colpite dai violenti terremoti degli ultimi mesi che hanno provocato morte e distruzione sono state organizzate particolari strutture per permettere ai cittadini di votare. In particolare, per gli sfollati di Norcia, in Umbria, è stata allestita una "tensostruttura", ovvero un "edificio" appositamente realizzato con materiali mantenuti in posizione tramite tensione, sistemata nel campo sportivo che si trova a ridosso dell'ospedale. All'interno della "tensostruttura" quattro seggi, dove potranno recarsi quei cittadini che non si son voluti allontanare dalla loro Norcia dopo la violenta scossa del 30 ottobre scorso che ha provocato ovunque danni gravissimi

I cinque seggi destinati agli elettori di Cascia, sempre in Umbria, sono stati sistemati nella vicina Roccaporena, all'interno di una struttura in cemento armato di proprietà della locale diocesi. Preci, disastrato piccolo Comune della provincia di Perugia, ha invece il suo unico seggio in un "fabbricato" in legno di proprietà di un'associazione non profit. Circa 450 terremotati che risiedono a Perugia, Terni, Magione e Corciano potranno da parte loro esprimere il consenso o il dissenso alla Riforma nei Comuni delle località dove si sono temporaneamente trasferiti.

Da registrare che anche la vigilia del voto non è stata priva di polemiche. L'accusa, lanciata praticamente da tutti gli schieramenti, è stata quella della "violazione del silenzio" a campagna elettorale conclusa. Un "silenzio" rotto da Forza Italia con la notizia dell'incontro tra Silvio Berlusconi e i giovani volontari della campagna #iovotono, seguita da video dell'ex premier postato su Facebook, dai democratici nei confronti dei 5 Stelle, e viceversa. Naturalmente Facebook, che tra tutti i "social" l'ha fatta di gran lunga da padrone, è stato il "campo di gara" preferito da tutti per le violazioni e le conseguenti strumentali polemiche.




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