(Teleborsa) - Finale in ordine sparso per le principali borse asiatiche, dove la piazza di Tokyo ha chiuso l'ultima seduta della settimana sui massimi da dicembre 2015. A sostenere il listino nipponico ha contribuito la
debolezza dello yen, che ha galvanizzato i titoli legati all'export, ma anche la
buona performance del comparto petrolifero.
Ieri, la
Banca Centrale Europea ha annunciato che il piano di acquisto titoli, cosiddetto
Quantitative easing (QE), proseguirà per tutto il 2017, anche se da aprile si ridurrà a 60 miliardi di euro, la dose degli acquisti, per supportare una ripresa ancora debole.
A Tokyo, l'
indice Nikkei ha chiuso con un rialzo dell'1,2% a 18.996,37 punti mentre il più ampio Topix si è fermato a 1.525,36 punti con un rialzo dello 0,8%. Giù anche
Seul che perde lo 0,31%.
Deboli le borse cinesi, con
Shanghai che sale dello 0,35% mentre Shenzen cede lo 0,43%. Positiva, invece, Taiwan con un'ascesa dello 0,18%.
Miste le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute:
Hong Kong mostra un decremento dello 0,53%,
Singapore lima lo 0,07% e
Jakarta lo 0,27%. Tonica
Mumbai che sale dello 0,32% seguita da
Bangkok +0,17%
Sydney +0,30%. Giù
Kuala Lumpur -0,26%.