(Teleborsa) -
Proseguono all'insegna della debolezza le principali borse europee, che tirano il fiato dopo la corsa dei giorni scorsi alimentata dalle attese di buone nuove in arrivo dalla BCE. Ieri, la
Banca Centrale Europea non ha deluso le aspettative, annunciando che il piano di acquisto titoli, cosiddetto
Quantitative easing (QE),
proseguirà per tutto il 2017, anche se da aprile si ridurrà a 60 miliardi di euro, la dose degli acquisti, per supportare una
ripresa ancora debole.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,06. Poco mosso l'
oro, che viaggia sui valori della vigilia a 1.168 dollari l'oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,90%.
Lieve calo dello
spread, che scende a 162 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,99%.
Tra i mercati del Vecchio Continente piatta
Francoforte, che tiene la parità. Senza spunti
Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Bilancio positivo per
Parigi, che vanta un progresso dello 0,45%.
Giornata "no" per la Borsa italiana, in flessione dello 0,77% sul
FTSE MIB.
In luce sul listino milanese i comparti
Immobiliare (+1,09%),
Materie prime (+0,93%) e
Telecomunicazioni (+0,83%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Chimico (-2,72%),
Banche (-2,42%) e
Assicurativo (-1,82%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
A2A (+1,54%),
Buzzi Unicem (+1,12%),
Moncler (+1,08%) e
Telecom Italia (+1,05%) sui cui
gli analisti di Mediobanca hanno fissato il giudizio "Outperofrm".
Le più forti vendite, invece, si manifestano sulle banche.
Unicredit, prosegue le contrattazioni a -4,61%. Piazza Gae Aulenti ha chiuso l'offerta dei certificati che consentiranno di
cedere la partecipazione residua del 7,3% in Pekao. Tonfo di
Banca Popolare di Milano, che mostra una caduta del 2,92%. Lettera su
Banco Popolare, che registra un importante calo del 2,90%. Frazionale la discesa di
MPS (-0,60%) che resta in attesa della risposta della BCE alla
richiesta di una proroga per l'aumento di capitale.
Affonda
Cnh Industrial, con un ribasso del 2,65%.
Tra i
titoli del FTSE MidCap, ancora vendite a piene mani su
Amplifon, (-3,41%). Il titolo prosegue la scia ribassista della vigilia penalizzato dalla
decisione della Food and Drug Administration (FDA) di
aprire il mercato a nuovi player, consentendo la vendita di apparecchi da banco.