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Unicredit vara il Piano: cessioni sofferenze per 17,7 miliardi e aumento da 13 miliardi

Finanza
Unicredit vara il Piano: cessioni sofferenze per 17,7 miliardi e aumento da 13 miliardi
(Teleborsa) - Il Consiglio d'Amministrazione di UniCredit ha varato il Piano strategico 2016-2019, denominato "Transform 2019", che punta ad un rafforzamento della posizione patrimoniale, in linea con le migliori G-SIFI (banche sistemiche globali), anche mediante un maxi aumento di capitale da 13 miliardi. Il piano sarà presentato oggi ad analisti ed investitori nel corso del Capital Markets Day a Londra.

“Abbiamo sviluppato un piano pragmatico basato su presupposti prudenti, con obiettivi concreti e raggiungibili, in funzione di leve di gestione del rischio e dei costi che sono saldamente sotto il nostro controllo", ha affermato l'Ad Jean Pierre Mustier, nominato ai primi di luglio al posti di Ghizzoni per traghettare la banca in una nuova era.

Fra i principali target del gruppo: una crescita media annua dei ricavi a +0,6%, costi a 10,6 miliardi di euro con Costi/Ricavi inferiore al 52%, costo del rischio a 49pb, un utile netto di 4,7 miliardi di euro, RoTE superiore al 9%, CET1 Ratio fully loaded superiore al 12,5% stimando una distribuzione dei dividenti cash del 20%,

La revisione strategica ha riguardato tutte le principali aree della banca, al fine di rafforzare e ottimizzare la dotazione di capitale del gruppo, migliorarne la redditività, garantire una continua evoluzione delle attività di business e mantenere la flessibilità necessaria a cogliere tutte le opportunità di generazione di valore.

Fra gli obiettivi: il miglioramento della qualità dell’attivo attraverso una riduzione proattiva del rischio, un aumento del tasso di copertura dei crediti deteriorati lordi (NPE) e un rigore ancora maggiore delle politiche di gestione del rischio; trasformare il modello operativo, aumentando la focalizzazione sui clienti, semplificando e snellendo al contempo prodotti e servizi; massimizzare il valore di banca commerciale, sfruttare il potenziale delle relazioni con i clienti retail e lo status di banca di riferimento (“go to”) per la clientela corporate in Europa Occidentale.

RAFFORZARE IL CAPITALE

Il rafforzamento patrimoniale passa per un aumento di capitale da 13 miliardi
, da sottoporre all'approvazione di un'Assemblea Straordinaria degli Azionisti convocata per il 12 gennaio 2017, interamente garantito in termini di ammontare da parte di un consorzio formato da primarie banche internazionali che hanno sottoscritto un pre-underwriting agreement., in base al quale si impegnano a sottoscrivere le azioni inoptate. Le banche interessate all'accordo sono BoA Merrill Lynch, JP Morgan e Mediobanca (in qualità di global coordinator) e Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs e HSBC quali co-global coordinator.

Nessun pagamento di dividendi per il 2016, con una politica di distribuzione dei dividendi cash per gli anni successivi del 20-50%.

Avanti con le dismissioni già concordate, in particolare la vendita di Pekao e di Pioneer a Amundi, oltre alla cessione già finalizzata dell’Ucraina e della partecipazione di UniCredit del 30% in Fineco, che contribuiscono a un aumento di 164 pb al coefficiente CET1.

MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ATTIVO

Sono previste ulteriori rettifiche su crediti per 8,1 miliardi di euro contabilizzate nel 4 Trim per far fronte all’eredità del portafoglio di crediti deteriorati italiani.

Un piano di de-risking (riduzione del rischio) in due fasi: riduzione di 17,7 miliardi di euro di prestiti lordi in sofferenza per mezzo di un portafoglio cartolarizzato del quale la banca cederà a investitori una quota omogenea pari almeno al 20% nel 2017, per poi completare l’intera vendita nell'arco del Piano Strategico.

Ulteriori rettifiche di partecipazioni e altre svalutazioni per un importo totale di 4,1 miliardi di euro e un onere totale una tantum di 12,211 miliardi di euro nel 4 trimestre del 2016.

NUOVO MODELLO OPERATIVO E SNELLIMENTO STRUTTURA

Il Piano prevede poi la trasformazione del modello di business con più attenzione al cliente ed uno snellimento della struttura, che fa emergere ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta di impiegati di circa 14.000 unità entro il 2019, con un risparmio dei costi per il personale pari a 1,1 miliardi di euro.


CONVOCATA L'ASSEMBLEA PER AUMENTO E RAGGRUPPAMENTO AZIONI

Oltre al Piano strategico Unicredit ha annunciato oggi la convocazione dell'assemblea per l'aumento di capitale e il raggruppamento di azioni ordinarie e di risparmio, in ragione di 10 vecchie azioni ogni 1 di nuova emissione.



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