(Teleborsa) -
E' stato ancora una volta l'Isis a compiere l'attentato in Turchia nella notte di Capodanno. La rivendicazione ufficiale dell'attentato, in base a quanto riferiscono le agenzie stampa internazionali, sarebbe
giunta con una lettera dell'agenzia stampa dell'organizzazione terroristica islamica
Amaq, come sempre in lingua araba e per la prima volta in lingua turca.
Nella lettera è spiegato che il
killer, ancora ricercato, avrebbe agito in risposata agli ordini del leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi". Si tratta della conferma di un'ipotesi che si rivelava già piuttosto concreta, perché stando alle indagini il killer durante l'assalto avrebbe urlato
"Allah Akbar".
Nella missiva è spiegato anche il
movente dell'attentato:
la Turchia "è serva della croce", si sarebbe cioè macchiata di un reato gravissimo per un Paese in prevalenza islamico, ed è anche colpevole di aver partecipato attivamente al
conflitto in Siria, che secondo l'Isis,
"provocherà un fuoco nella sua casa per volere di Dio".
L'attacco dell'Isis è avvenuto nella notte di San Silvestro, all'interno dell'affollatissima discoteca Reina, locale che si affaccia sul Bosforo, nel quale si erano radunate circa 800 persone. Durante l'attacco, avvenuto attorno all'1,30 ora locale (le 23:30 ora italiana), si sarebbe scatenata una
pioggia di pallottole sulla gente in festa: sembra siano stati sparati fra i 120 ed i 180 colpi.
Il bilancio delle vittime è di 39 morti di cui 24 stranieri. Anche un'italiana che lavorava a Istanbul è rimasta vittima della strage.
Ecco il video dell'attentatore ripreso dalle telecamere di sicurezza:
L'autore dell'attentato si è dato alla fuga subito dopo l'attacco a sorpresa, ma sembra che siano smentite le prime notizie che parlavano di un travestimento del killer da Babbo Natale.
Da oltre ventiquattro ore è caccia all'uomo. Frattanto, i media locali Hurriyet e Karar forniscono dettagli non confermati sull'autore dell'attentato che sembra possa essere originario dell'Uzbekistan o Kyrgyzstan.