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Non si allenta la morsa di gelo che avvolge l'Italia. Il sostegno del Papa ai clochard

Ancora temperature polari da nord a sud con nevicate e termometri neppure capaci di raggiungere lo zero a mattinata inoltrata

Ambiente, Clima
Non si allenta la morsa di gelo che avvolge l'Italia. Il sostegno del Papa ai clochard
(Teleborsa) - Ancora freddo e neve in tutta Italia. La scorsa notte il picco più basso, con termometri sotto zero un po' ovunque fino a temperature decisamente polari. Un inverno che dovrebbe durare con le previsioni di nuove perturbazioni per il prossimo fine settimana.

Otto i morti, quasi tutti clochard, con Papa Francesco che ha disposto aiuti del Vaticano con dormitori aperti notte e giorno, distribuzione di sacchi a pelo capaci di proteggere fino a 20 gradi sotto lo zero e automobili di proprietà della Santa Sede che accolgano quei senza tetto non disponibili ad allontanarsi da strade e piazze luogo delle proprie abituali "dimore", con volontari delle organizzazioni umanitarie e delle istituzioni che si prodigano ovunque per assistenza e aiuti.

A San Pietro, dopo la celebrazione dell'Angelus domenicale, Papa Francesco a mezzogiorno ha pronunciato parole per i senza tetto:"Pensiero ai clochard, in questi giorni di tanto freddo penso e vi invito a pensare a tutte le persone che vivono per la strada, colpite dal freddo e tante volte dall'indifferenza. Purtroppo alcuni non ce l'hanno fatta. Preghiamo per loro e chiediamo al Signore di scaldarci il cuore per poterli aiutare".

Anche oggi, domenica 8 gennaio, temperature polari da nord a sud, con i termometri neppure capaci di raggiungere lo zero a mattinata inoltrata. Colonnina di mercurio in picchiata soprattutto nelle zone del Centro Italia colpite dalle scosse di terremoto dell'agosto e dell'ottobre scorsi con i -20 gradi registrati ad Accumuli, -14 di Cascia e addirittura gli oltre -30 di Castelluccio di Norcia, il regno delle lenticchie oramai abbandonato.

"Siamo in contatto con i Sindaci - ha riferito il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio - e sono state sospese tutta una serie di attività, come lo spostamento delle macerie, per evitare rischi inutili. Bisogna evitare che i paesi colpiti si trovino isolati. Stiamo potenziando l'assistenza soprattutto per le persone che vivono nei luoghi colpiti dal sisma. Prima l'assistenza, poi la viabilità. La situazione è complessa ma si sta gestendo e va gestita".

Sempre Fabrizio Curcio, confermando che "l'evento è ancora in atto e che dunque occorre mantenere la massima attenzione e limitare gli spostamenti", aveva detto ieri sera al termine dell'incontro con il premier Paolo Gentiloni. Curcio aveva sottolineato che ci fossero ancora problemi soprattutto sulla Puglia e su parte della Sicilia e che per l'indomani, cioè oggi domenica 8, ci sarà una nuova ripresa soprattutto nelle zone terremotate sull'Abruzzo e sul Molise e in Puglia.

Una delle situazioni più critiche è, infatti, quella pugliese, dove ci sono molte località e masserie isolate a causa della neve. Difficoltà anche per gli ospedali, come quello di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, difficilmente raggiungibili ovviamente anche dai sanitari che vi prestano servizio. La maggior parte delle strade sono impraticabili per neve e ghiaccio. Problemi pure per i collegamenti aerei e ferroviari. Le zone comunque più colpite dalle nevicate sono quelle della Murgia e del Salento.

Per le prossime ore, si prevede ancora maltempo seppur con minore intensità e con fenomeni a carattere più intermittente. La bassa pressione provocherà una nuova perturbazione sul versante adriatico e verso gran parte delle regioni meridionali, con temperature molto basse e forti venti. Un avviso prevede venti forti da nord, con raffiche di burrasca su Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte. Sulle stesse regioni, ma anche sull'Abruzzo, sono attese ancora nevicate con temperature molto basse che potranno determinare diffuse gelate.

Da parte sua, il Direttore de IlMeteo.it, Antonio Sanò, annuncia che "tra il 13 e il 14 gennaio sull'Italia è attesa una nuova perturbazione, con aria fredda, ma più mite, che arriva da Ovest. In questo caso le temperature non saranno rigide come adesso, ma dobbiamo aspettarci precipitazioni molto più intense, soprattutto a Nord".
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