(Teleborsa) -
Non deve esserci alcuna differenza fra i docenti delle scuole paritarie e quelli della scuola pubblica. Lo ha ribadito il Tribunale del Lavoro di Trieste con una sentenza relativa alla
mobilità di un insegnante della
scuola paritaria, considerando illegittimo quanto
previsto dal Miur nel contratto di lavoro (CCNI) in relazione alla mobilità 2016/2017, in cui esclude l'attribuzione del punteggio a questa categoria di insegnanti.
Le disposizioni contestate, infatti, sono illegittime "nella parte in cui escludono l’attribuzione di punteggio per il servizio pre-ruolo prestato negli Istituti paritari e al contrario lo
riconoscono per gli istituti statali nella misura di 3 punti per ogni anno".
I giudici hanno infatti deciso che, ai fini della mobilità, deve essergli
attribuito il medesimo punteggio spettante al servizio prestato nella statale.
L'
Anief è l'unico sindacato che si è mosso per la tutela dei diritti dei docenti in possesso di servizio prestato nelle scuole paritarie. Dopo questa sentenza, il suo leader
Marcello Pacifico h commentato soddisfatto: "I successi ottenuti in tribunale dimostrano che abbiamo ragione e se il prossimo contratto continuerà a perseverare con questa odiosa discriminazione, non esiteremo ad agire in tribunale per far nuovamente annullare delle disposizioni contrattuali che non rispettano la legge italiana. Anche per la ricostruzione di carriera abbiamo promosso specifici ricorsi per far riconoscere il servizio nelle scuole paritarie e otterremo ragione anche su quello”.