(Teleborsa) -
L'Europarlamente ha il Presidente italiano: è Antonio Tajani, eletto nel ballottaggio contro l'altro italiano Gianni Pittella al quarto turno di votazione a Strasburgo.
Tajani, esponente di Forza Italia e candidato del Partito Popolare, ha ottenuto 351 mentre 282 l'avversario Pittella del Gruppo socialdemocratico
Applausi, strette di mano e
lungo abbraccio anche con l'avversario Pittella. Il Presidente uscente, Martin Schulz, ha ceduto il posto al nuovo eletto augurando "Buona fortuna" al suo successore, ricevendo poi una vera e propria ovazione da parte di quasi tutti gli europarlamentari presenti in Aula.
"Ringrazio tutti anche, chi ha votato per gli altri candidati in questo grande confronto democratico - ha detto Antonio Tajani - e sarò il Presidente di tutti, rispetterò tutti i deputati di tutti i gruppi politici. Voglio
dedicare questo risultato
alle vittime del terremoto che ha colpito il mio Paese, che stanno ancora vivendo momenti di grande difficoltà, perché fa molto freddo; a loro va il messaggio di solidarietà di questo Parlamento, come a tutte le vittime del terrorismo. Grazie a tutti per aver partecipato a questa grande competizione democratica, manterrò tutte le promesse fatte".
E da parte sua
Pittella, dopo essersi congratulato con l'avversario, ha aggiunto:
"Si apre una nuova pagina storica, il panorama politico del Parlamento europeo è cambiato in modo drammatico con la nascita di un nuovo blocco conservatore". Auguri a Tajani da parte dalle diverse forze politiche italiane. Il Premier
Paolo Gentiloni ha sottolineato la circostanza di come "per la prima volta un italiano è eletto Presidente del Parlamento europeo. Auguri a Antonio Tajani e grazie al suo sfidante Gianni Pittella".E Jean Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, "lancia" un tweed in italiano: "Congratulazioni ad Antonio Tajani. Lavoriamo insieme da domani per un'Europa migliore".
Anche
un altro italiano, il democristiano Emilio Colombo, aveva ricoperto la carica di Presidente del parlamente europeo dal 1977 al 1979. Emilio Colombo era stato
l'ultimo Presidente di quello che dal 1962 era chiamato "Parlamento europeo designato" quando l'allora
"Assemblea parlamentare europea" votò il cambiamento della propria denominazione in "Parlamento europeo"; tutte le altre caratteristiche dell'istituzione rimasero immutate.