(Teleborsa) -
Wall Street apre le contrattazioni in frazionale calo, risentendo ancora delle incertezze sulla
futura politica del Presidente Donald Trump, che continuano a
deprezzare il dollaro, benché
la Fed abbia confermato l'attuale strategia di "wait and see".
Contenuta la reazione del mercato all'uscita di alcuni
dati macroeconomici positivi, relativi al mercato del lavoro USA. I
licenziamenti sono aumentati a gennaio, ma si confermano in calo rispetto ad un anno fa, mentre
i sussidi alla disoccupazione sono scesi più del previsto nell'ultima settimana e
la produttività è aumentata più delle attese nel 4° trimestre.
Alla borsa di New York, l'indice
Dow Jones lima lo 0,13% a 19.864 punti, mentre lo
S&P-500 cede lo 0,2% a 2.273 punti. Poco sotto la parità anche il
Nasdaq 100 (-0,23%).
Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per il comparto
Beni di consumo primario. Tra i più negativi della lista dell'S&P 500, troviamo i comparti
Finanziario (-0,87%) e
Industriale (-0,51%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Merck (+1,96%),
Wal-Mart (+1,09%) e
Travelers Company (+0,60%).
La peggiore è
Microsoft, che avvia le contrattazioni a -1,27%.
Vendite anche su
Boeing, che soffre un calo dell'1,02%.
Male
Pfizer, che registra un ribasso dell'1,01%.
Discesa modesta per
JP Morgan, che cede un piccolo -0,8%.