(Teleborsa) -
Otto ore di interrogatorio presso il pm romani per il sindaco di Roma, Virginia Raggi,
accusata di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico in relazione al
caso Marra, cioè per la nomina alla direzione del Dipartimento turismo del fratello dell'ex responsabile della gestione risorse umane del comune, poi dimessosi.
In realtà, nel corso dell'interrogatorio sono emersi nuovi fatti inquietanti, una
polizza assicurativa a vita del valore di 30 mila euro, di cui parlavano in anteprima L'Espresso ed il Fatto Quotidiano,
stipulata dall'ex capo della segreteria Salvatore Romeo,
la cui testa è caduta il 18 dicembre 2016, perché risultava fra i nomi degli "impresentabili" selezionati dalla Giunta Raggi.
Di questa polizza è stata chiamata a rispondere la prima cittadina della Capitale, che ha dichiarato comunque di non sapere nulla e di non aver firmato niente.
"Non ne sapevo nulla, sono sconvolta", ha detto la Raggi al termine del lungo interrogatorio.
A parte il problema formale se una polizza possa ritenersi valida anche se non è controfirmata, i magistrati stanno indagando sul
nuovo filone delle polizze assicurative stipulate dall'ex capo di segreteria Romeo, circa
una decina per un valore complessivo di 100 mila euro, dal 2013 in poi, prima di essere nominato alla Segreteria con uno stipendio d'oro. I magistrati cercheranno di capirne la ratio ed eventuali collegamenti con le nomine poi effettuate dalla Giunta Raggi.