(Teleborsa) - Il
Gruppo Mediobanca ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2016-2017 con un
aumento dell’utile netto del 30% a 418 milioni di euro dai 321 milioni del pari periodo dell'esercizio precedente. I profitti risultano così
superiori alle attese degli analisti, che indicavano un utile di 390 milioni.
Forte aumento della redditività, con un
risultato operativo in aumento del 14% 425 milioni, cui concorrono la positiva dinamica dei ricavi, il controllo dei costi e la continua riduzione del costo del rischio in tutte le linee di business.
I ricavi crescono del 6% a €1.072 milioni, raggiungendo un
massimo storico, grazie alla c
rescita del margine di interesse, che aumenta del 5% a 636 milioni, trainato dall’importante sviluppo del
credito al consumo (+13% a 408 milioni) che rappresenta il 65% del margine di gruppo. Le
commissioni nette salgono del 4% (237 milioni) per il maggior apporto del Wealth Management (+43%) che, consolidando anche le acquisizioni di Barclays e Cairn Capital, produce ora circa il 40% delle commissioni del Gruppo.
Le rettifiche su crediti scendono del 18% a 184 milioni e il costo del rischio scende sui livelli pre-crisi. Questo consente all'istituto di Piazzetta Cuccia di
migliorare la solidità del capitale: la BCE ha assegnato un coefficiente SREP 2016 in miglioramento per la seconda volta con
CET1 ratio (phase-in) al 7% e Total capital ratio al 10,5% mentre il gruppo ha raggiunto alla fine del semestre un CET1 al 12,3% phased-in (12,8% fully phased) ed un Total Capital al 15,7% phased-in (16,4% fully phased).