(Teleborsa) -
Francesco Gabbani è il vincitore a sorpresa della 67 esima edizione del Festival di Sanremo. La sua
Occidentali's Karma ha conquistato da subito il pubblico
grazie anche al tipo di canzone di evasione, "scacciapensieri", in un momento delicato della situazione economico-politica italiana. L'artista si è ripetuto quest'anno nella categoria dei Campioni dopo il trionfo dell'anno scorso tra "Le nuove proposte" cantando "Amen".
Un Festival 2017 dai molti record, come quello d'ascolto per la puntata finale seguita su Rai 1 da 12 milioni di persone. Un trionfo economico quello annunciato dalla Rai già da prima che il Festival avesse inizio, con il reclutamento dei nomi più in vista del mondo dello spettacolo.
Ufficialmente le spese dichiarate dall'Azienda televisiva di stato ammonterebbero a 16 milioni di euro, per un ricavo di 22 come introiti pubblicitari.Ma viene lecito
chiedersi a quanto potrebbe ammontare il mancato guadagno nonché i mancati introiti per i diritti d'autore ed editoriali da tutto il mondo. Il Festival di Sanremo è, infatti, la manifestazione canora più importante del pianeta. E se il Festival dovesse essere
esportato negli Stati Uniti e in Sud America, e magari anche in Cina, con edizioni parallele all'estero come già avvenuto in passato ad opera di
Adriano Aragozzini per alcuni anni organizzatore appunto di Sanremo,
sarebbe tutt'altro discorso. Non dimentichiamoci oltretutto dell'alto numero degli italiani nel mondo.
Ma il Festival della Riviera dei Fiori sembra invece fermarsi al confine di Ventimiglia. Lo dimostrano i "flop" degli ultimi anni all'Eurofestival, dove l'Italia è stata addirittura superata da Ucraina e Azerbaigian."Le canzoni presentate a Sanremo in genere non esaudiscono le aspettative del mercati mondiali - dice a Teleborsa Gianni Belfiore, il paroliere italiano numero 1 al mondo come dichiarato nel 2001 proprio a Sanremo da Julio Iglesias, una delle 4 voci in assoluto più grandi di sempre - in quanto non sono di respiro internazionale perché prive di ispirazione originale, mancando di quelle trovate geniali indispensabili a renderle hit intramontabili, come ad esempio "Volare" e "Se mi lasci non vale", le 2 canzoni più ascoltate di sempre".Negli anni
'60 e '70, momenti della più alta creatività della musica internazionale,
la canzone italiana era numero 1 in Europa e numero 2 in America. Da tempo non è più così.