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Auto UE, il 2017 inizia con una crescita a due cifre

A gennaio le immatricolazioni nei 28 paesi dell’Unione Europea sono state 1.170.220 con una crescita del 10,2%

Economia, Finanza
Auto UE, il 2017 inizia con una crescita a due cifre
(Teleborsa) - Ancora un segnale forte dal mercato europeo dell’auto. A gennaio le immatricolazioni nei 28 paesi dell’Unione Europea sono state 1.170.220 con una crescita del 10,2%. Lo si apprende dai dati forniti dall'associazione europea dei produttori di auto (ACEA).

Le vendite di autovetture nella UE sono trainate soprattutto dai cinque maggiori mercati (75,1% delle immatricolazioni). Tra questi il più dinamico è certamente la Spagna, che mette a segno una crescita del 10,7% contro l’incremento complessivo della UE che, come si è detto, è stato del 10,2% e decisamente positivi e con crescite sopra la media sono anche i risultati della Francia (+10,6%) e della Germania (+10,5%). Bene anche l'Italia +10,1% mentre il mercato del Regno Unito, che nel 2015 aveva fatto registrare il nuovo record di immatricolazioni, cresce del 2,9%.
Nel Belpaese spicca la performance di FCA, che ha registrato vendite superiori alla media con un +15,2%.

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la buona intonazione della domanda in Europa è dovuta essenzialmente a due fattori. Da un lato nei paesi della fascia meridionale della zona euro la pesante contrazione delle vendite nella fase più difficile della crisi economica ha determinato un accumulo di domanda di sostituzione che si sta scaricando gradualmente sul mercato compatibilmente con l’entità della ripresa economica in atto e con il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese. Dall'altro, nei paesi meno colpiti dalle difficoltà economiche (ed in cui quindi le immatricolazioni hanno già superato i livelli ante-crisi) si registra una forte pressione sulla domanda per effetto dalle formidabili innovazioni tecnologiche che hanno investito l’automobile negli ultimi anni determinando una rapida obsolescenza delle auto in uso e quindi una forte spinta all'accelerazione delle sostituzioni.

Tornando al mercato dell’intera UE, va segnalato che contrariamente a quello che è già avvenuto nel resto del mondo e nelle economie più dinamiche della stessa Unione, i livelli ante-crisi non sono stati ancora raggiunti. Nel 2016, nonostante l’incremento delle immatricolazioni del 6,8%, il gap sui livelli ante-crisi era infatti ancora del 6%. Il buon inizio di gennaio e l’impatto sulla domanda dei fattori più sopra citati induce, però, a ritenere che l’intera area complessivamente considerata possa superare i livelli ante-crisi nel 2017.
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