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Sisma: da settembre 1,8 miliardi ad erario da accise per ricostruzioni

Economia
Sisma: da settembre 1,8 miliardi ad erario da accise per ricostruzioni
(Teleborsa) -
Da settembre del 2016 fino al 31 gennaio di quest’anno gli italiani hanno versato all’erario 1,8 miliardi di euro interamente ascrivibili alle accise sui carburanti introdotte per finanziare la ricostruzione di 5 aree colpite da altrettanti terremoti avvenuti in Italia in questi ultimi 50 anni.

Lo rivela la Cgia di Mestre, indicando "che ancora adesso, sebbene siano state rese permanenti, paghiamo perché dovrebbero finanziare i lavori del dopo-sisma del Belice (avvenuto nel 1968), del Friuli (1976), dell'Irpinia (1980) dell'Abruzzo (2009) e dell'Emilia Romagna (2012). Sostenere - dice il coordinatore dell'Ufficio Studi Paolo Zabeo - che non è facile trovare le risorse economiche per affrontare le nuove emergenze non corrisponde al vero. Pur sapendo che queste entrate provenienti dall’applicazione delle accise non hanno alcun vincolo di spesa e in larga parte finiscono nel capitolo delle uscite pubbliche, resta il fatto che gli italiani continuano a pagare delle imposte che sono state introdotte per fronteggiare gli effetti negativi provocati da calamità naturali che, in massima parte, sono stati risolti".

La Cgia, infine, ricorda che entro la fine di quest’anno il Governo dovrà recuperare 19,5 miliardi di euro, altrimenti dal 1° gennaio 2018 scatterà la clausola di salvaguardia che “provocherà” l’innalzamento dell’aliquota ordinaria dell’Iva dal 22 al 25 per cento e quella ridotta dal 10 al 13 per cento. Se non evitati, questi aumenti faranno salire alle stelle anche i prezzi dei carburanti.
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