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8 Marzo, Festa Donna con sciopero generale contro le discriminazioni di ogni tipo

Tutte in piazza le donne per protestare contro una situazione di perenne discriminazione (redditi, precariato ecc.). Lo sciopero è "globale"

Welfare
8 Marzo, Festa Donna con sciopero generale contro le discriminazioni di ogni tipo
(Teleborsa) - 8 marzo, Festa della donna, all'insegna della protesta, contro la violenza e le discriminazioni, che ancora esistono e penalizzano il genere femminile.

Quest'anno ci saranno ben poche celebrazioni e molte più donne in piazza, per effetto degli scioperi indetti per la giornata odierna, primo fra tutti quello della Cgil, che porterà in piazza tutte le categorie, a partire dalla scuola e dalla sanità, per non lasciare indietro il settore caldissimo dei trasporti (bus, treni, voli ecc.).

Non la mimosa, né altri gentili doni, la protesta oggi è "globale", cioè indetta dai movimenti femministi di tutto il mondo in stile sessantottino, coinvolgendo innanzi tutto i sindacati di ogni Paese. La proposta è partita dall'Argentina, ma ha coinvolto ben 40 Paesi in tutto il mondo, inclusa l'Italia.

Il tema cruciale? Le discriminazioni nei confronti delle donne a partire dal lavoro. E così sono state coinvolte le donne di tutte la categorie, dalle casalinghe alle lavoratrici dipendenti e autonome, dalle donne manager alle disoccupate, dalle precarie alle studentesse. Tutte scenderanno in piazza, per protestare contro un trattamento che ancora oggi sembra discriminatorio rispetto agli uomini, che anche nei casi migliori ed a parità di situazione percepiscono stipendi migliori (ci vorrano 170 anni per colmare il gap) o ricoprono posizioni lavorative e sociali migliori, nonostante i numerosi interventi sul tema (quote rosa, campagne sensibilizzazione, incentivi per l'imprenditoria femminile ecc.).

L'appello delle femministe di tutto il mondo è stato raccolto in Italia dalla Flc Cgil e dalle sigle di base, che hanno indetto uno sciopero generale di tutte le categorie, chiamando in piazza le donne di ogni categoria e posizione. Particolare attenzione meritano alcuni casi di crisi, come quello delle lavoratrici di Almaviva, oggi presenti in piazza a Roma per protestare contro il maxi piano di licenziamenti, ma anche le donne della Scuola, che si ritroveranno stamattina all'Università La Sapienza e pomeriggio dinanzi al Miur in Viale Trastevere.

"Le donne vogliono cambiare il mondo. Un mondo sempre meno amico, che alza muri e che aumenta le disuguaglianze di genere e anche quelle tra le stesse donne, costrette a difendere la loro libertà e il diritto all'autodeterminazione". Co queste parole la Cgil spiega il motivo dell'adesione alla mobilitazione globale, aggiungendo che "ci sono segnali di sessismo e di una profonda regressione ovunque. Alcuni giorni fa, durante un dibattito nel civilissimo Parlamento europeo sul tema delle disparità salariali di genere, il rappresentante polacco Janusz Korwin-Mikke ha detto che le donne sono più deboli, più piccole e meno intelligenti degli uomini, perciò è giusto che guadagnino di meno ".




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