Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 0,00%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 0,00%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 0,00%
Francoforte 28-mar
18.492,49 0,00%

Lavoro, 2016 terzo anno di crescita per l'occupazione

ISTAT spiega come nel 2016 si sia assistito al calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall'11,9% all’11,7%). Occupazione +l'1,3% con 293 posti di lavoro in più

Economia
Lavoro, 2016 terzo anno di crescita per l'occupazione
(Teleborsa) - Mentre si attende il Job Report USA, il mercato del lavoro di casa nostra registra segnali di ripresa nel 2016.



L'anno appena passato si caratterizza, in media, per un nuovo e più sostenuto aumento dell’occupazione, sia nei valori assoluti sia nel relativo tasso, che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni, oltre agli ultracinquantenni. Inoltre, al lieve calo dei disoccupati si associa la forte diminuzione del numero di inattivi, che interessa tutte le ripartizioni, entrambi i generi e le diverse le classi di età. Lo rivela l'ISTAT nel report Il Mercato del Lavoro .

L'occupazione cresce per il terzo anno consecutivo (+1,3%, 293 mila), a ritmi più sostenuti rispetto al 2015, portando il tasso di occupazione al 57,2% (+0,9 punti). L'aumento riguarda soltanto il lavoro dipendente (1,9%, +323 mila) ed è concentrato tra i contratti a tempo indeterminato (+281 mila in confronto a +42 mila quelli a termine). Da sei anni prosegue, invece, la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (-30 mila, -0,5%), anche nel 2016 dovuta quasi esclusivamente ai collaboratori. Per il secondo anno consecutivo cresce il lavoro a tempo pieno (+183 mila; +1%); continua ininterrottamente dal 2010 la crescita del tempo parziale, che nel 2016 è quasi esclusivamente di tipo volontario con la conseguente diminuzione dell’incidenza del part time involontario sul totale del lavoro a tempo parziale (62,6%, -1,3 punti).

Dopo sette anni di aumento ininterrotto fino al 2014 e la forte diminuzione nel 2015, si assiste a un leggero calo della stima dei disoccupati (-21 mila, -0,7%), dovuto ai primi due trimestri dell’anno. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall'11,9% del 2015 all’11,7 del 2016). Si riduce il contingente di persone in cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 58,1% del 2015 al 57,3%. Nel 2016 il numero di inattivi diminuisce per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410 mila, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi, le diverse ripartizioni territoriali, e tra le classi di età soprattutto gli adulti.

Nel 2016, per il secondo anno consecutivo e con maggiore intensità, diminuisce il numero degli scoraggiati (-164 mila, -8,6%), la cui flessione continua ininterrotta dal secondo trimestre 2015.

In relazione al genere, l'occupazione aumenta più per le donne (+1,5% rispetto a +1,1% gli uomini) ma il tasso cresce con la stessa intensità (entrambi +0,9 punti). La disoccupazione, invece, aumenta soltanto per le donne (31 mila, +2,3 punti) con il tasso che sale di 0,1 punti, mentre per gli uomini la disoccupazione scende sia in valore assoluto (-52 mila, -3,1%) sia nel tasso (-0,4 punti). Il calo dell'inattività è consistente per entrambe le componenti di genere.

A livello territoriale la crescita dell'occupazione è più accentuata nel Nord (+167 mila, +1,4%) e nel Mezzogiorno (101 mila, +1,7%), dove si registrano anche i maggiori aumenti del tasso di occupazione (+1,1 e +0,9 punti, rispettivamente); nel Centro alla minore crescita dell’occupazione (25 mila, +0,5%) corrisponde un incremento del tasso di 0,6 punti. I disoccupati e il relativo tasso crescono soltanto nel Mezzogiorno, in corrispondenza della più forte diminuzione dell'inattività.

Grazie alla crescita nei primi due trimestri dell'anno, aumentano gli occupati di 15-34 anni (44 mila, +0,9%) e si accentua la crescita del rispettivo tasso di occupazione (+0,7 punti in confronto a +0,1 punti nel 2015).

Tra gli stranieri si stima una minore crescita del tasso di occupazione (+0,7 punti in confronto a +1 gli italiani) ma un calo più accentuato del tasso di disoccupazione (-0,8 rispetto a -0,1 punti). Più svantaggiate le donne straniere.

I titoli di studio più elevati presentano i migliori andamenti: la crescita del tasso di occupazione è più forte tra i laureati (+1,2 punti contro +0,9 punti dei diplomati e di +0,7 punti tra chi ha conseguito la licenza media), che presentano anche i cali più accentuati dei tassi di disoccupazione e di inattività.

Nel quarto trimestre 2016 aumenta l'occupazione sia rispetto al trimestre precedente (+32.000, +0,1%) sia rispetto allo stesso periodo del 2015 (+252.000, +1,1%) ma cresce anche il tasso di disoccupazione (all'11,9%, +0,2 punti sia rispetto al trimestre precedente sia su base tendenziale).






Condividi
```