(Teleborsa) -
Wall Street riavvia gli scambi incerta, dopo aver registrato ieri la peggiore performance dallo scorso novembre. Il mercato continua ad interrogarsi sui tempi e sulla politica del
Presidente Donald Trump, che ha messo in cima all'agenda l'
Obamacare. Secondo gli operatori, infatti, un eccessivo prolungamento del dibattito e dell'approvazione della riforma sanitaria potrebbe però
far slittare altre riforme attese, come quella fiscale.
Il dollaro si rafforza un po' mentre il petrolio oggi viaggia in deciso ribasso, in attesa dei
dati sulle scorte di greggio in USA, che arriveranno nel pomeriggio. Fra i dati macro di oggi da segnalare
quello sul mercato immobiliare, che risulta sotto le attese anche se non cambia un quadro complessivamente positivo.
A New York, il
Dow Jones è sostanzialmente stabile a 20.627,9 punti; piatto lo
S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 2.340,46 punti. Sui livelli della vigilia il
Nasdaq 100 (+0,04%).
In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto
Utilities. Nella parte bassa della classifica dell'S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
Finanziario (-1,06%) e
Beni di consumo secondari (-0,46%).
Al
top tra i
giganti di Wall Street,
General Electric (+0,78%) e
Apple (+0,56%).
La peggiore performance è quella di
Nike, che crolla del 6,14% dopo i conti.
Debole
JP Morgan, che registra una flessione dello 0,90%.
Si muove sotto la parità
Goldman Sachs, evidenziando un decremento dello 0,62%.
Contrazione moderata per
United Health, che soffre un calo dello 0,59%.