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Al Festival del Giornalismo di Perugia (5-9 aprile) tra i 250 eventi in programma si parlerà anche di treni

Sabato 8 Bebbe Servegnini intervistera l'Ad e Dg FS Renato Mazzoncini sul comune amore per le ferrovie. L'IJF è alla sua XI edizione

Costume e società, Cultura, Trasporti
Al Festival del Giornalismo di Perugia (5-9 aprile) tra i 250 eventi in programma si parlerà anche di treni
(Teleborsa) - A Perugia si parlerà anche di treni. L'XI esima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo in programma dal 5 al 9 aprile nel capoluogo dell'Umbria, tra la numerosa serie di eventi, discussioni, dibattiti, interviste e Talk show che lo caratterizzano, ospiterà anche la "conversazione" del vice direttore del Corriere della Sera con l'Ad e Dg di Fs Renato Mazzoncini su un argomento che da sempre appassiona entrambi, oltre che milioni di persone: il treno.

"Treno che passione!" è infatti l'argomento di una chiacchierata tra i due che si terrà sabato 8 aprile alle 12 al teatro della Sapienza di Perugia.

Cinque giorni di Festival, con circa circa 250 eventi, con anche proiezioni di film e documentari, presentazioni di libri, workshop, serate teatrali. Presenti oltre 600 speaker da 44 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming.

IJF (International Journalism Festival) è una grande newsroom mondiale, che produce un’immagine del presente in tempo reale, dove professionisti e non si incontrano e fanno giornalismo, informazione, costruendo un ricco e complesso racconto a più voci del mondo. Dall’America di Trump alla Filippine di Duterte, passando per l’Africa e il Medio Oriente e ovviamente l’Europa. E come sempre sarà una riflessione sui temi del giornalismo, i cambiamenti continui della professione, e l’occasione per raccontare le storie e i temi di attualità, le questioni che premono sulle nostre società, sul nostro stare insieme.

La Turchia di Erdogan e la libertà di informazione sotto attacco in tutto il mondo, l’Europa al bivio con Brexit e la spinta dei movimenti populisti, e la pericolosa tentazione di legiferare sulla verità per contrastare le fake news, in una presunta era della post-verità.

Si parlerà di Siria, di Africa, di Yemen - una delle crisi meno raccontate del Medio Oriente - e delle guerre e della povertà che spingono milioni di persone ad abbandonare i loro paesi. L’attivismo, i diritti umani, le cyberguerre, la guerra ai signori del narcotraffico, la crisi di fiducia nei media, il cambiamento climatico, la necessità di un giornalismo capace di parlare alle nuove generazioni “digitali”, il ruolo, i rischi e l’etica dei leak e del whistleblowing per il giornalismo.

E ancora: come migliorare l’alfabetizzazione alle news, fact-checking, data journalism, modelli di business e ruolo della filantropia nel presente e futuro dei media, ISIS e il ruolo delle donne nel terrorismo islamico, ricerca e università, la sfida degli algoritmi per il giornalismo e la democrazia, come raccontare l’emergenza terremoto, vaccini e la necessità di saper comunicare la scienza.

Quattro i Talk di 17 minuti affidati a personalità del mondo dei media e non solo, che porteranno al Festival le loro storie, le loro esperienze, le loro riflessioni: Cameron Barr Managing Editor The Washington Post su La verità e i fatti alternativi: la sfida al giornalismo del Presidente Trump; Adam Mosseri, Vice President of product Facebook, sarà al Festival per "svelare tutti i segreti" del flusso di notizie del social network più popolare al mondo; Zaina Erhaim, membro dell’Institute for War and Peace Reporting, l'organizzazione che sostiene i giornalisti nei paesi dove sono in corso conflitti, racconterà come Coprire la guerra in Siria da giornalista, attivista e donna; l’attivista Evan Greer, Campaign Director dei Fight for the Future, una delle voci più potenti della battaglia per la liberazione di Chelsea Manning, la whistleblower che diede nel 2010 a WikiLeaks accesso ai documenti che divennero alcune tra le maggiori pubblicazioni dell'organizzazione.

Molti anche gli ospiti italiani tra cui l’inviato dell’Espresso Emiliano Fittipaldi che spiegherà i trucchi e i segreti che gli hanno permesso di scrivere alcune delle inchieste giornalistiche più importanti degli ultimi anni, come quelle sul Vaticano; Riccardo Iacona insieme a professori Roberto Burioni e Andrea Grignolio su L’importanza dei vaccini e il superamento di disinformazione e paure; Giovanni Floris sul tema del bullismo, partendo dal suo ultimo romanzo “Quella notte sono io”.

Ci saranno i genitori di Giulio Regeni, Claudio Regeni e Paola Deffendi Regeni, che continuano la ricerca della verità sulla morte di Giulio assieme ad associazioni umanitarie come Amnesty International, schierandosi in prima linea per i diritti umani; Corrado Formigli e la giornalista corrispondente di Al Jazeera English Barbara Serra in dialogo sul Perché non sconfiggiamo il califfato nero; si parlerà di Biotestamento, eutanasia e suicidio assistito con Marco Cappato, attivista per l’eutanasia legale e Giuseppe Englaro padre di Eluana Englaro.

Seguiranno il Festival in diretta da Perugia Luca Bottura con Lateral (Radio Capital); Stampa & Regime con Massimo Bordin (Radio Radicale); Voci del Mattino (Radio1), con Paolo Salerno e Radio anch'io (Rai Radio 1), il programma condotto da Giorgio Zanchini.


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