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Studi di settore, redditi dichiarati in aumento per chi accede al regime premiale

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso i dati relativi al periodo di imposta 2015

Economia
Studi di settore, redditi dichiarati in aumento per chi accede al regime premiale
(Teleborsa) - Salgono a quota 53 mila euro i redditi medi dichiarati, nel 2015, dai contribuenti che accedono al regime premiale, in aumento rispetto al 2014 (a 51 mila euro).

In crescita anche gli studi di settore ammessi al regime, che passano dai 157 del 2014 ai 159 del 2015, coinvolgendo una ulteriore platea di circa 70 mila tra imprese e lavoratori autonomi.

Sono solo alcuni dei dati emersi dall'analisi dei risultati dell'applicazione del regime premiale (articolo 10 del Dl n. 201/2011) per il periodo d'imposta 2015, presentati durante l'incontro tra l'Agenzia delle Entrate e le organizzazioni di categoria.

Il regime premiale fa crescere la compliance: l'analisi, ha evidenziato un aumento del numero degli studi di settore ammessi al regime premiale, che dal 2011 al 2015 è passato da 55 a 159. Inoltre, si è ampliata significativamente la platea dei contribuenti potenzialmente interessati al regime, 2,2 milioni nel 2015 a fronte dei 605 mila nel 2011. Crescono anche i redditi medi dichiarati da imprese e lavoratori autonomi che accedono al regime premiale i quali, dal 2011 al 2015, passano da 49 mila a 53 mila euro, mentre quelli dichiarati da tutti i soggetti potenzialmente interessati si attestano a 26 mila euro.

Cosa è il regime premiale e i requisiti per aderire: possono accedere i contribuenti che dichiarano ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall'applicazione degli studi di settore, che hanno regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati e che risultano coerenti e normali con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione. Questi contribuenti possono beneficiare dell'esclusione dagli accertamenti analitico - presuntivi, della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l'attività di accertamento e della possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solo nel caso in cui lo stesso ecceda di almeno un terzo quel lo dichiarato (invece che di un quinto come ordinariamente previsto).
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