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Banca MPS chiude i conti del 1° trimestre in rosso

Cresce l'esposizione dei crediti deteriorati ed i ratio patrimoniali si confermano sotto la soglia minima di vigilanza, ma vi sono segnali di schiarita sulla raccolta, che torna a crescere dopo la grande fuga del 2016

Finanza
Banca MPS chiude i conti del 1° trimestre in rosso
(Teleborsa) - Banca MPS chiude i conti al 31 marzo 2017 con una perdita netta di 169 milioni di euro, su cui incide la contabilizzazione di componenti straordinarie per 131 milioni di euro (contributo Fondo SRF, canone DTA, altri accantonamenti one-off) e rettifiche su crediti per 308 milioni. Il risultato si confronta con un utile pari a circa 93 milioni di euro conseguito nello stesso periodo del 2016.

Il risultato operativo lordo del trimestre si attesta a 306 milioni di euro. Il margine di interesse (-9% su trimestre e -16,6% rispetto al primo trimestre 2016) risente dell’andamento negativo degli attivi fruttiferi e le commissioni (-2,6% su trimestre -6,7% su anno) sono impattate dal costo per la garanzia sulle emissioni obbligazionarie governative.

Grazie alla costante riduzione dei costi operativi, il risultato operativo netto post rettifiche su crediti è in sostanziale pareggio (circa 3 milioni di euro).

La raccolta diretta è in crescita su trimestre di oltre 5 miliardi di euro rispetto a dicembre 2016, grazie alla ripresa delle dinamiche commerciali di conti correnti e depositi, ma risulta in calo di 10 miliardi rispetto ai valori di fine marzo 2016, in conseguenza delle fuoriuscite di raccolta commerciale che hanno interessato tutto l'esercizio.

L’esposizione dei crediti deteriorati lordi del Gruppo al 31 marzo 2017 è risultata pari a 46 miliardi di euro, con un lieve incremento (+0,2 miliardi) rispetto a fine dicembre 2016. La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 56,1% in aumento di circa 51 bps rispetto al 31 dicembre 2016.

Sul fronte patrimoniale, rispetto al 31 dicembre 2016, il CET1 registra un decremento (circa -1.186 milioni) riconducibile in prevalenza (-809 mln di euro) all’applicazione delle regole transitorie 2017, meno favorevoli rispetto a quelle 2016. Di conseguenza, i ratio patrimoniali su base transitional, al 31 marzo 2017, risultano in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un CET1 ratio al 6,5% dall'8,2% di fine 2016, sempre al di sotto delle soglie minime richieste dall’Autorità di Vigilanza (CET1 ratio su base transitional pari a 10,75%). A marzo 2016 era all'11,7%.


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