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Il voto in Iran con la conferma di Rouhani Presidente assicura riforme e apertura all'Occidente

Ha vinto il leader uscente sul candidato conservatore Ebrahim Raisi sostenuto dalla guida suprema ayatollah Alì Khamene

Economia, Politica
Il voto in Iran con la conferma di Rouhani Presidente assicura riforme e apertura all'Occidente
(Teleborsa) - Hassan Rouhani, 68 anni, è stato confermato Presidente dell'Iran. Ha vinto, dunque, il leader uscente, con il suo riformismo e che intende proseguire la strada delle aperture all'Occidente. Quasi 26 milioni gli elettori, per la precisione 25.966.729, meno del 70% dei circa 42 milioni che ne avevano diritto.

Rouhani ha ottenuto 14.619.848 preferenze, pari al 56,3%. Il suo maggior avversario, il conservatore Ebrahim Raisi, ne ha invece ottenute 10.125.855, col 38,99% dei voti. Solo l'1,14% per l'altro candidato conservatore, Mostafa Mirsalim, che ha ottenuto 297.276 preferenze, mentre l'altro candidato riformista, Mostafa Haschemi Taba, che aveva invitato i suoi sostenitori a votare Rohani, ha avuto 139.331 voti, lo 0,53%. Altissima, per l'Iran, la partecipazione al voto per le presidenziali che ha superato il 70% degli aventi diritto.

Una consultazione fondamentale per il futuro della Repubblica islamica di Teheran, visto che la scelta era tra la stagione del riformismo unito all'uscita dall'isolamento avviata dal Presidente uscente e il conservatorismo esasperato del candidato Ebrahim Raisi, religioso come Rouhani, ma espressione dell'ala più conservatrice del Paese e del clero. Uomo sostenuto dalla guida suprema ayatollah Alì Khamene vicino agli apparati di sicurezza iraniani, alle Guardie della rivoluzione (pasdaran) e alla milizia dei Basiji, che con la vittoria nei fatti avrebbe con ogni probabilità fatto ripiombare l'Iran nei tristi ricordi di un passato di cui la popolazione ne subisce ancora le conseguenze.

Comunque, il risultato ottenuto da Ebrahim Raisi ha rappresentato una sospesa per questa tornata elettorale. Solo da un anno, e la sua candidatura accettata ufficialmente nello scorso aprile dal "Consiglio dei Guardiani", era stato infatti prescelto dalla guida suprema Khamenei come il rappresentante che avrebbe dovuto ridare forza agli ancora potenti conservatori. Raisi aveva rapidamente acquisito una notevole massiccia dose di consensi, soprattutto tra gli strati più poveri della popolazione.



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