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Trenitalia, Morgante: "Dal 2020 nuovi treni diesel per i pendolari"

Le aspettative e le novità del bando di gara lanciato il 16 maggio nelle parole dell'amministratore delegato

Economia, Trasporti
Trenitalia, Morgante: "Dal 2020 nuovi treni diesel per i pendolari"
(Teleborsa) - Altri 135 nuovi treni per i pendolari. Convogli diesel, per viaggiare anche sulle linee non elettrificate con gli stessi livelli di comfort dei nuovi treni elettrici già commissionati. È ciò che Trenitalia ha chiesto a tutti i player dell’industria ferroviaria internazionale lanciando, lo scorso 16 maggio, un nuovo bando di gara finalizzato alla stipula di un Accordo Quadro per la consegna di due tipi di convogli, a 200 e 300 posti a sedere, a trazione diesel.

Insieme alla fornitura è stato richiesto anche il servizio di manutenzione della durata di 15 anni, con opzione di ulteriori dieci. Il tutto per un valore superiore a un miliardo e mezzo di euro. Che si aggiunge ai 4 miliardi circa per la fornitura, da parte di Hitachi Rail e Alstom, di 450 treni elettrici.

"Puntiamo molto sulla qualità, e con questa gara sollecitiamo le imprese produttrici a competere per esprimerla, con proposte tecniche che domani i nostri passeggeri possano apprezzare", dichiara l’amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante in un’intervista pubblicata sul quotidiano online FSNews.

Rispetto alla gara dello scorso anno, Morgante spiega che il lotto complessivo è quasi triplicato. "La vera novità però è che stavolta c’è un numero garantito di 70 treni, più alto addirittura del lotto precedente, in cui se ne chiedevano 50 senza alcun minimo garantito. E poi, 30 di essi saranno addirittura ordinati contestualmente alla stipula dell’accordo".

Qual è ora la tabella di marcia? L'AD spiega che c’è una prima fase che termina il 5 luglio in cui le aziende potranno comunicare il loro interesse a partecipare. "Sottoporremo le candidature a una selezione e invieremo una lettera con il capitolato e gli elementi per l'offerta definitiva, che dovrà essere presentata entro l’11 dicembre".
A quel punto, prende il via un'attenta valutazione delle offerte che porterà prima all'aggiudicazione e poi, secondo una tempistica dettata dalla normativa di legge, all'affidamento e alla stipula dell'accordo. "Senza intoppi potremo ripetere gli ottimi tempi dell'altro bando, circa un anno in tutto".

L’obiettivo è "ottenere le prime consegne a partire dal 2020. Inizieranno ad usufruirne la Sicilia, la Toscana e la Sardegna".
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