(Teleborsa) -
Dopo il calo del 6,6% di aprile, recupera prontamente il mercato dell’auto nell’Unione Europea. Con 1.386.818 immatricolazioni mette infatti a segno in maggio una crescita del 7,6%.
Il consuntivo dei
primi cinque mesi chiude invece con 6.719.209 immatricolazioni con una
crescita del 5,3% che è compatibile con l’ipotesi che il mercato dell’intera Unione chiuda il 2017 sui livelli ante-crisi (15.574.000 unità nel 2007).
Se sarà così, saranno occorsi dieci anni per recuperare l’impatto negativo della crisi iniziata nel 2008: un tempo incomparabilmente più lungo di quello impiegato dagli altri grandi mercati mondiali. Come è noto, la crisi delle vendite di auto nell’Unione è stata particolarmente dura e lunga per effetto delle politiche di austerity imposte da Bruxelles ai paesi della fascia meridionale della Zona Euro.
Per quanto concerne i
Paesi della Zona Euro, le immatricolazioni sono salite del 6,8% a maggio, chiudendo i primi cinque mesi in aumento del 4,4%.
Il quadro del 2017 è comunque positivo e positive sono anche le prospettive in quasi tutta l’Unione. Dai dati diffusi oggi dall’Acea emerge che le vendite di auto sono in crescita in tutti i paesi dell’area ad eccezione dei piccoli mercati di Grecia (-20,9%), Cipro (-9,7%) e Irlanda (-7,9%). Complessivamente positivo è anche l’andamento nei
cinque maggiori paesi dell’Unione che assorbono il 74,4% delle vendite:
Germania (+12,9%),
Francia (+8,9%),
Italia (+8,2%),
Spagna (+11,.2%), mentre il Regno unito segna un calo dell'8,5%.
A livello di singoli marchi,
Volkswagen avanza dell'8,2%,
Fiat Chrysler Automobile dell'11,5%,
Renault del 10,2%,
Peugeot del 4,7% e la tedesca
Daimler del 13,4%. Fra le case di fascia alta, la
BMW segna un +2%.