(Teleborsa) -
L’emissione obbligazionaria lanciata oggi da parte di Ferrovie dello Stato Italiane (rating: S&P’s: BBB-; Fitch: BBB, entrambi outlook stabile)
ha riscosso ampio successo. E grazie alla
forte domanda pari a quasi 2 miliardi di euro rispetto all’ipotesi iniziale di una raccolta benchmark size, FS ha collocato obbligazioni per l’ammontare massimo di 1 miliardo di euro, scadenza a 8 anni e cedola pari a 1.5%. Lo
spread finale è stato fissato a 105 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento - 15 punti base in meno della guidance iniziale - equivalente a 0.5 punti base sotto al BTP di medesima durata.
L’emissione è stata curata, in qualità di joint bookrunners da un pool di banche composto da Barclays, BNP Paribas, Credit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, JP Morgan e UniCredit. L’emissione, a valere sul programma EMTN aggiornato lo scorso 13 Giugno,
si inquadra nell’ambito dei complessivi 2,1 miliardi di euro deliberati lo scorso 21 Aprile dal CdA di FS per i fabbisogni del 2017. I proventi raccolti
finanzieranno l’acquisto di materiale rotabile per il trasporto regionale e per la media e lunga percorrenza di Trenitalia e per l’infrastruttura AV/AC di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). "La settimana scorsa sono stato in roadshow nelle principali piazze europee con la squadra di Finanza e Strategie - dichiara l'Ad di FS Renato Mazzoncini - e oggi la conferma che il messaggio della credibilità industriale di FS Italia del suo nuovo Piano d’impresa
è passato forte e chiaro". "La scelta di ricorrere maggiormente alle emissioni obbligazionarie oggi e nel futuro - ha sottolineato l'Ad - è stata premiata da una percezione più che positiva da parte del mercato dei capitali del profilo di credito e della crescita di FS Italiane.
L’elevata domanda da parte degli investitori, con il 52% degli ordini dall’estero, testimonia inoltre l’evidente fiducia nella trasformazione in corso che vede il Gruppo FS evolversi da azienda ferroviaria italiana ad azienda internazionale di mobilità".