(Teleborsa) -
In aumento il clima di fiducia di famiglie e imprese a giugno. l'indice del sentiment dei consumatori aumenta di un punto percentuale (
da 105,4 a 106,4), mentre quello delle imprese registra un aumento più lieve (
da 106,2 a 106,4).
La diffusione del recupero del clima di
fiducia dei consumatori si estende a tutte le componenti, ma con intensità diverse: il
clima economico e
il clima futuro registrano un incremento più marcato passando, rispettivamente, da 122,0 a 123,6 e da 106,6 a 107,6; il clima personale aumenta da 100,2 a 100,9 e quello corrente passa da 105,2 a 105,7.
I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo
la situazione economica del Paese migliorano mentre continuano ad aumentare, per il terzo mese consecutivo, le aspettative sulla disoccupazione. Per quanto riguarda le opinioni sull'andamento dei
prezzi al consumo, si rileva un deciso aumento sia della quota di individui che ritengono i prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi sia di quella di coloro che si aspettano un incremento nei prossimi 12 mesi.
Con riferimento alle
imprese, nel mese di giugno il clima di fiducia aumenta da 106,9 a 107,3 nel settore
manifatturiero e da 128,1 a 129,8 nelle costruzioni; per quanto riguarda i
servizi, il valore dell'indice si attesta a quota 106,0 da 105,6. In controtendenza solo il settore del commercio al dettaglio dove l'indice diminuisce da 111,1 a 108,9.
Per quanto riguarda
le componenti dei climi di fiducia, nel comparto
manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini, mentre si registra un lieve calo delle attese sulla produzione; le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, i giudizi sugli ordini migliorano e le aspettative sull'occupazione sono in diminuzione.
Nei
servizi, aumentano le aspettative sugli ordini e i giudizi sull'andamento degli affari sono in deciso miglioramento. Invece, i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Nel
commercio al dettaglio si registra una diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti ed aumenta quello relativo alle aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo.