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L'INPS fa chiarezza sui nuovi voucher

Contratti distinti per famiglie e imprese, ma stessi tetti retributivi. Ma giungono nuove critiche

Economia, Welfare
L'INPS fa chiarezza sui nuovi voucher
(Teleborsa) - Ritornano i voucher, anche se in una nuova veste, ma come cambia materialmente la disciplina delle prestazioni occasionali? L’INPS, che gestirà i versamenti del datore di lavoro e le erogazioni dei compenso al lavoratore, fornisce alcune indicazioni operative in merito.

La nuova normativa prevede innanzitutto due distinte forme contrattuali: il Libretto Famiglia, per le persone fisiche non nell'esercizio di un'impresa o di una libera professione, ed il Contratto di prestazione occasionale, valido per gli altri datori di lavoro (professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, P.A, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata).

In entrambi i casi datori e lavoratori dovranno registrarsi attraverso piattaforma informatica gestita dall'ente di previdenza. Il datore dovrà versare la provvista per il pagamento delle prestazioni e dei contributi obbligatori attraverso l'F24 o tramite strumenti di pagamento elettronici, inserendo in procedura la comunicazione di lavoro occasionale. Il lavoratore riceverà dall'Istituto previdenziale il pagamento, entro il 15 del mese successivo alla prestazione.

Gli occasionali non potranno ottenere compensi di importo superiore a 2500 euro all'anno da parte di un singolo datore, mentre il tetto non potrà superare i 5000 euro per la totalità delle prestazioni ricevute in questo modo. Un vincolo di pari valore verrà stabilito come limite per i datori ai compensi erogabili a tutti i lavoratori.

Ma è già polemica sulle procedure informatiche: la Coldiretti lamenta "inammissibili ritardi burocratici", che potrebbero privare opportunità di lavoro nell'attività stagionale agricola per 50 mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati, mettendo a rischio la vendemmia e le raccolte estive di frutta e verdura.

Rimane a monte il problema dell'inadeguatezza della storia contributiva delle giovani generazioni, che verranno impiegate con simili contratti atipici, sottolineato recentemente dal Presidente dell'Istat Giorgio Alleva.
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