(Teleborsa) - Prezzi del petrolio in calo con le quotazioni che restano al di
sotto della soglia psicologica dei 50 dollari. Il barile di
Brent, riferimento del mare del Nord, viaggia a 49,08 dollari al barile mentre il
West Texas Intermediate scambia a 46,4 usd/bar.
L'attenzione degli investitori resta concentrata sul
dato di oggi pomeriggio, relativo alle scorte settimanali negli Stati Uniti, che sarà pubblicato dall'
EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano.
Intanto, secondo l'
American Petroleum Institute, le forniture degli USA sono cresciute di 1,6 milioni di barili nella settimana conclusa il 14 luglio. Se confermato, sarebbe il
primo aumento dopo due settimane di declino.
La resilienza dell'industria petrolifera americana è stato un motivo di forte preoccupazione per l'
OPEC (organizzazione dei Paesi esportatori petroliferi) il cartello del petrolio che controlla il 40% del greggio mondiale.
Nel mese di maggio, la produzione giornaliera statunitense di oro nero, ha raggiunto una media di 9,32 milioni di barili, con un
aumento del 6,3% rispetto all'anno precedente, mentre i prezzi sono aumentati solo di 0,85 dollari, +1,2% rispetto allo stesso mese di un anno prima.
Ma le proiezioni
API non sono tutte cupe, in quanto prevede anche un
calo di oltre 5 milioni di barili delle scorte di benzina e una
contrazione di 2,9 milioni di barili dei distillati.