(Teleborsa) -
I dati macroeconomici di Cina e Giappone appesantiscono la seduta odierna delle borse asiatiche, che retrocedono dai massimi in 10 anni toccati ieri. Il calo della
produzione industriale giapponese a luglio è risultato in linea con le attese, ma
gli investitori sono rimasti delusi dall'equivalente
dato cinese di agosto, che era atteso in accelerazione ma si è rivelato
inferiore anche rispetto alla stima precedente.
Questo fattore, tenuto in considerazione il contemporaneo
rallentamento delle vendite al dettaglio, rinforza il sospetto che la
seconda maggiore economia mondiale stia perdendo terreno. Questo mentre lo
yen continua a rimanere debole, mentre il
dollaro è stabile in attesa dei dati sull'inflazione USA.
A Tokyo l'indice
Nikkei ha così ceduto lo 0,33% a 19.799 punti, mentre il
Topix è sceso dello 0,34% a 1.254 punti.
Seul invece chiude gli scambi con un incremento dello 0,25%.
In negativo le borse cinesi:
Shanghai perde lo 0,43% e
Shenzhen lo 0,13%, mentre
Taiwan fa meglio con un guadagno dello 0,2%.
Miste le altre borse che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con
Hong Kong registra un decremento dello 0,58% e
Bangkok cresce dello 0,56%, mentre
Singapore cede lo 0,29% e
Kuala Lampur è sostanzialmente invariata al +0,01%. Piatta anche la borse di
Jakarta (-0,02%), mentre
Mumbay realizza un modesto profit (+0,16%).
Altrove, la borsa di
Sydney cede lo 0,12%