(Teleborsa) -
La Nestlé potrebbe mettere le mani su L'Oreal con il lancio di un'OPA sul colosso francese dei cosmetici. E' questo lo scenario che si apre e sul quale il mercato sta scommettendo dalla notizia della
morte di Liliane Bettencourt, erede del fondatore.
Il titolo L'Oreal infatti correndo alla Borsa di Parigi dove guadagna il 2,8%.
Una storia lunga quasi mezzo secolo. Il legame fra L'Oreal e Nesté è stato siglato nel lontano
1974, quando il fondatore di L'Oreal,
Bettencourt, accettò uno scambio azionario con la multinazionale alimentare svizzera, cedendo quasi la metà della partecipazione in cambio del 3% del capitale di Nestlé. A motivare la sua scelta c'era la possibilità di una nazionalizzazione del colosso della cosmetica nel post elezioni.
Oggi si aprono diversi scenari. Lo scambio azionario siglato nel '74 era supportato da un patto di sindacato scaduto nel 2014, che prevedeva fra l'altro il divieto per Nestlé di acquistare nuove azioni L'Oreal sino a 6 mesi dopo la morte di Bettencourt. Ebbene,
la famiglia controlla oggi una quota del 33% e Nestlé ha una partecipazione del 23%. Unica erede di Liliane, morta mercoledì notte a 94 anni, è la figlia
Francoise Bettencourt-Meyers, la quale siede anche nel Board del gruppo cosmetico ed ha già ribadito il suo impegno nella società di famiglia.
Secondo gli analisti però le
ipotesi sono almeno tre: l'erede legittima potrebbe
riappropriarsi delle azioni in mano a Nestlé, la multinazionale svizzera potrebbe
lanciare l'OPA totalitaria, il management potrebbe lanciare un
piano di buyback azionario.