(Teleborsa) - Giornata più che positiva per le quotazioni petrolifere.
Il
West Texas Intermediate (WTI) si è infatti portato a
51,68 dollari al barile, con un guadagno di oltre 1 dollaro, mentre il
Brent avanza sempre di 1,10 dollari a 57,34 dollari al barile.
Il movimento rialzista è scattato dopo che l'
Energy Information Administration (EIA) statunitense ha rilevato il terzo calo settimanale consecutivo delle scorte di oro nero in USA. La discesa avvenuta nella settimana al 6 ottobre, pari a 2,8 milioni di barili, è risultata ben maggiore del calo di 400 mila barili prospettato dagli analisti.
Di un certo aiuto anche le
continue tensioni geopolitiche in Medio Oriente e i
positivi dati giunti dall'economia cinese. In particolare, l'import di oro nero dalla Cina è salito a 8,5 milioni di barili a settembre dopo aver toccato i record di 9 milioni di barili il mese precedente.
Anche la domanda dall'India sta crescendo vistosamente (+6%) al punto che secondo Moody's nel 2018 il Paese diventerà uno dei maggiori importatori di petrolio in Asia.