(Teleborsa) - L’andamento della
produzione assicurativa in Italia alla fine del terzo trimestre evidenzia ancora un
andamento debole per il settore Vita, seppur meno accentuato di quello dei trimestri precedenti e di tutto il 2016, e di un progressivo
recupero del ramo Danni, in atto dalla fine del 2015. Prosegue così una tendenza avviata all'inizio del 2016 quando la promessa di rendimenti più interessanti delle attività finanziarie, correlate alle
prospettive dei tassi e della politica monetaria, e la ripresa economica annunciata hanno fatto invertire il trend al ramo Vita e favorito il recupero del ramo Danni.
Secondo gli ultimi dati
IVASS, le assicurazioni
Vita alla fine del terzo trimestre hanno contabilizzato
premi per 72,5 miliardi in calo del 6,2%, meno marcato dei trimestri precedenti, complici una maggiore selettività dei risparmiatori e la preferenza per i prodotti a più alto rendimento del tipo unit linked. Il ramo
Danni ha contabilizzato
premi per 22,6 miliardi, in stabile recupero (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2016, non tanto per il settore RC Auto che segna un -1,3% quanto per l’andamento positivo degli altri rami danni (+2,7%), soprattutto
Infortuni (+3,2%) e Malattia (+6,4%). Complessivamente i premi assicurativi sono scesi del 4,7% poco sopra i 95 miliardi.
In questo quadro,
l’ANIA conferma per il 2017 la previsione di una contrazione dei premi Vita (-2,5%) per il secondo anno consecutivo attorno ai 100 miliardi, anche se meno marcata rispetto al 2016 (-11%).
Il settore Danni potrebbe veder crescere i premi sino all’1% superando i 32 miliardi. Quindi il volume totale dei premi assicurativi farebbe segnare un -1,7%
contro il -8,8% del 2016.
A fine 2016 l’Italia era il quarto paese in Europa e l’ottavo nel mondo per raccolta premi, con una quota di mercato del 3,4% ed un’incidenza sul PIL dell’8,2%. I bilanci delle prime
cinque compagnie assicurative quotate riflettono lo stato dell’arte: andamento dei premi decrescente, con qualche
impatto sugli utili laddove c’è un maggior impatto delle componenti straordinarie, mentre resta complessivamente
elevata la solidità, con indici di solvibilità piuttosto elevati per gran parte delle società esaminate.
Il report si focalizza sui resoconti dei nove mesi di
Generali,
Unipol,
UnipolSai,
Cattolica e
Vittoria Assicurazioni.
L’ANDAMENTO DEI PREMI Premi | 9M 2016 | 9M 2017 | Variaz. % |
Generali | 51.797 | 51.638 | -0,3 |
Unipol | 11.142 | 8.785 | -21,2 |
UnipolSai | 9.040 | 7.783 | -13,9 |
Cattolica | 3.493 | 3.669 | 5 |
Vittoria | 900 | 929 | 3,2 |
Totale | 76.372 | 72.804 | -4,7 |
Dati in milioni di euro
L’andamento dei
premi evidenzia un bilancio negativo, mostrando un
calo del 4,7% a 72,8 miliardi per le cinque compagnie considerate in linea con la performance del mercato complessivo. Fra quelle considerate fanno peggio le società a più ampia capitalizzazione come
Generali che registra un calo dello 0,3% a 51,6 miliardi di euro ed in modo più marcato
Unipol (-21%) ed UnipolSai (-14%). Bene Cattolica (+5%) e
Vittoria Assicurazioni (+3,2%).
A soffrire è soprattutto il ramo Vita Premi Vita | 9M 2016 | 9M 2017 | Variaz. % |
Generali | 36.398 | 36.067 | -0,9 |
Unipol | 5.552 | 3.195 | -42,5 |
UnipolSai | 3.899 | 2.674 | -31,4 |
Cattolica | 2.102 | 2.265 | 7,8 |
Vittoria | 127 | 117 | -7,7 |
Totale | 48.078 | 44.318 | -7,8 |
Dati in milioni di euro
Con
44 miliardi di premi il settore
Vita nelle cinque compagnie segna una
performance negativa alla fine dei primi 9 mesi dell’anno
(-7,8%), confermando l’andamento dell’intero anno. Particolarmente sotto pressione Unipol ed
UnipolSai, che hanno ridotto di un terzo ed anche più la raccolta premi, performance peggiore del mercato (-6,2%) per Vittoria Assicurazioni (-7,7%), mentre tiene
Generali (+0,6%) grazie all'interesse per i prodotti unit linked. In controtendenza
Cattolica Assicurazioni (+7,8%).
Mentre prosegue la ripresa del ramo Danni Premi Danni | 9M 2016 | 9M 2017 | Variaz. % |
Generali | 15.399 | 15.572 | 1,1 |
Unipol | 5.590 | 5.590 | 0 |
UnipolSai | 5.141 | 5.109 | -0,6 |
Cattolica | 1.382 | 1.394 | 0,9 |
Vittoria | 773 | 812 | 5,1 |
Totale | 28.285 | 28.477 | 0,7 |
Dati in milioni di euro
I
premi Danni e rischi diversi confermano il
terzo trimestre di ripresa e mostrano per le cinque compagnie un trend
(+0,7%) in linea con il mercato nel suo complesso (+0,6%). Soffre di più
UnipolSai con un calo dello 0,6% dei premi Danni, mentre brilla Vittoria Assicurazioni con un incremento dei premi del 5,1% a 812 milioni di euro. Fanno meglio della media
Generali (+1,1%) e
Cattolica (+0,9%).
UTILI SOTTO PRESSIONE PER LE COMPONENTI STRAORDINARIE Utile | 9M 2016 | 9M 2017 | Variaz. % |
Generali | 1.624 | 1.463 | -9,9 |
Unipol | 439 | -22,9 | -152,2 |
UnipolSai | 427 | 430 | 0,7 |
Cattolica | 56 | 30 | -46,4 |
Vittoria | 71 | 59 | -17 |
Totale | 2.617 | 1.753 | -33 |
Dati in milioni di euro
La misura dell’
utile netto è condizionata da una serie di
componenti di natura straordinaria, quali quelle legate alle cessioni (Generali) o rettifiche su crediti della componente bancaria (nel caso di Unipol che include il banking più che UnipolSai). Complessivamente gli utili mostrano una
riduzione di un terzo (-33%) a 1,7 miliardi di euro, più marcata per
Unipol che chiude in rosso per 229 milioni e meno per Generali che evidenzia un utile netto in calo del 9,9% a 1,4 miliardi di euro (al lordo delle attività cessate sarebbe cresciuto del 7,2%).
SOLIDITA’ PATRIMONIALE ELEVATA E SOPRA GLI STANDARD Utile | 9M 2016 | 9M 2017 | Variaz. % |
Generali | 1.624 | 1.463 | -9,9 |
Unipol | 439 | -22,9 | -152,2 |
UnipolSai | 427 | 430 | 0,7 |
Cattolica | 56 | 30 | -46,4 |
Vittoria | 71 | 59 | -17 |
Totale | 2.617 | 1.753 | -33 |
L’analisi del
Solvency II ratio, introdotto per valutare la solvibilità delle compagnie assicurative, cioè la capacità di fronteggiare con le riserve tecniche le richieste degli assicurati incorporando i relativi rischi, risulta complessivamente
elevata per tutte le compagnie considerate e superiore agli standard normativi. In crescita l’indice di solvibilità di generali al 195% e quello di Unipol al 141%, stabile per UnipolSai al 243%, mentre scende per cattolica al 195%. Quanto a
Vittoria Assicurazioni, l’ultimo dato disponibile è quello di fine 2016 (219%).