(Teleborsa) - Il
sindacato della scuola, Anief è stato convocato per
mercoledì 17 gennaio, presso il Ministero dell'Istruzione, al fine di trovare una soluzione condivisa sul problema dei circa
44 mila maestri precari con diploma magistrale estromessi dalla sentenza del Consiglio di Stato del 20 dicembre scorso.
Il coinvolgimento del giovane sindacato, che avverrà il giorno successivo a quello programmato con i sindacati Confederali e gli altri rappresentativi, giunge chiaramente a seguito della riuscita mobilitazione e dello
sciopero svolto l’8 gennaio scorso che ha riscosso un alto numero di adesioni, con 4 maestre coinvolte su 10.
“Il nostro sindacato – annuncia
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -
chiederà l’approvazione di un decreto legge urgente, con la richiesta di definire il tutto prima delle elezioni politiche di inizio marzo,
in modo da riaprire le Graduatorie a Esaurimento, visto che la deroga è arrivata già, sempre grazie ad Anief, sia nel 2008 che nel 2012. Non avrebbe alcun senso, invece, includere anche questi docenti precari nella fase transitoria, in attesa che si attui il nuovo reclutamento previsto dalla
Legge 107/2015, alla quale si ammetteranno precari in condizioni diverse, come i laureati”.
"L'
obiettivo della nostra proposta – continua Pacifico - è
sanare anche la posizione dei docenti già immessi in ruolo con riserva: il documento si basa su una serie di norme di valenza costituzionale e permetterebbe anche l’ingresso nelle stesse GaE pure dei laureati in scienze della formazione primaria, nonché gli abilitati Tfa, Pas e con altri percorsi riconosciuti. Questi insegnanti hanno già subìto selezioni e svolto formazione adeguata, nella stragrande maggioranza dei casi lavorano da anni e con continuità. Non possono essere messi da parte: la scuola ha bisogno di loro e in un modo o nell’altro vanno gradualmente stabilizzati”.
"Il confronto del 17 gennaio - conclude il sindacalista - dovrà necessariamente condurre a una soluzione immediata del problema dei diplomati magistrale: in caso contrario, il personale confermerà il già proclamato
sciopero degli scrutini intermedi, previsto a fine mese e a metà febbraio, che la Funzione Pubblica ha già ufficializzato con un comunicato ufficiale".