(Teleborsa) - Trovata la quadra tra democratici e repubblicani che al Senato USA sarebbero giunti a un accordo bipartisan per far approvare la Manovra finanziaria e
revocare lo shutdown, scattato alla mezzanotte di sabato 20 gennaio. La parola "shutdown"
sta a indicare la parziale chiusura di uffici e servizi federali per quelle attività classificate come non essenziali. La misura è espressamente prevista nella Costituzione americana qualora il Congresso non riesca a trovare un accordo sulla Manovra finanziaria.
Secondo l'emittente americana
NBC, i democratici statunitensi voteranno per mettere fine alla chiusura di uffici e servizi federali in cambio di una legge per proteggere i giovani immigrati arrivati illegalmente da bambini.
Dunque la legalizzazione dei cosiddetti
Dreamers gli 800.000 clandestini arrivati da bambini negli
Stati Uniti e ai quali
Donald Trump ha tolto le protezioni in passato garantite da ordini della Casa Bianca, sembra essere il primo step per una "intesa finalizzata a proseguire il negoziato in vista di un accordo globale" sui temi in discussione, come rivelato da
Chuck Schumer a capo della minoranza democratica al Senato.
L'ultimo congelamento delle attività federali statunitensi
era avvenuto il 1° ottobre 2013, durante l'amministrazione
Obama.