(Teleborsa) -
Confindustria conferma le previsioni rosee per l'economia globale e preannuncia una
crescita del PIL italiano superiore al previsto. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto mensile (Congiuntura Flash) pubblicato dal
Centro Studi Confindustria (CSC).
RIPRESA MONDIALE BRILLANTE
Il rapporto conferma, innanzitutto, la
buona partenza dell’economia globale nel 2018, a ritmi più rapidi rispetto a fine 2017. "Il commercio mondiale accelera, trainato dal rafforzamento degli investimenti.
La crescita è diffusa a tutti i principali paesi.
Negli USA è solida l’espansione dell’occupazione e molto positivo l’andamento degli investimenti in costruzioni. Anche in
Giappone l’attività economica cresce, sebbene frenata come a fine 2017. Il manifatturiero traina, insieme all’export, la dinamica nei paesi
BRIC. Il Regno Unito resta in fase espansiva pur con segni di rallentamento, mentre
l’Eurozona prosegue a ritmi elevati, con l’indice di sentiment economico ai massimi dal 2000".
MERCATI SCONTANO STRETTA FEDSui mercati finanziari si è materializzato il
rischio di turbolenze: da fine gennaio le quotazioni azionarie hanno registrato un netto calo, innescato negli USA dal timore di una stretta monetaria accelerata, all’indomani del
dato mensile sui salari, sebbene
la dinamica dei prezzi si sia poi confermata stabile.
La FED è dunque attesa proseguire lungo il sentiero dei tassi giàscontato nello scenario delineato dal rapporto del CSC di dicembre, con un rialzo a marzo e un altro entro l’anno. La caduta di Wall Street ha contagiato le piazze europee, ma
nessuna sorpresa verrà nemmeno dalla BCE, con il tasso ufficiale a zero fino a metà 2019 o oltre.
ECONOMIA ITALIANA AL TRAINO CON L'EXPORT
L’Italia beneficia pienamente dell’accelerazione mondiale tramite una robusta
espansione dell’export, cresciuto soprattutto nei paesi extra-area, e degli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto, come indicano le valutazioni dei produttori di beni strumentali.
Migliorano le prospettive per i consumi mentre
si rafforzano i bilanci familiari, trainati dal recupero dell’occupazione e dallo slancio delle retribuzioni, dati i rinnovi nel pubblico impiego. Ciò a fronte di
un’inflazione ancora bassa e che rimarrà frenata anche nei prossimi mesi sulla scia del calo a febbraio delle quotazioni del petrolio.
Nel complesso, a compensazione di una chiusura del 2017 più fiacca del previsto, la
crescita del PIL italiani nel 1° trimestre potrebbe rivelarsi superiore alle attese, stando anche all'andamento molto positivo degli indicatori qualitativi.