(Teleborsa) - A
dicembre, il fatturato dell'industria rileva, per il terzo mese consecutivo,
un incremento congiunturale (+2,5%). Lo rivela l'
Istat che spiega che l'indice destagionalizzato raggiunge il livello più elevato (110) da ottobre 2008. Nel quarto trimestre la crescita, rispetto al trimestre precedente, è pari al 2,9%.
Nello stesso mese, gli
ordinativi mostrano un deciso incremento congiunturale (+6,5%). Nel quarto trimestre l'aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 3,6%.
Nel 2017 il valore del fatturato è salito del 5,1%.
La
crescita congiunturale del fatturato è dovuta sia al mercato interno (+2,9%),
sia a quello estero (+1,9%).
Anche gli ordinativi segnano incrementi per entrambi i mercati (+7,6% per il mercato interno e +5,1% per quello estero).
Gli
indici destagionalizzati del fatturato mostrano incrementi congiunturali diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie, ma più rilevanti per l'energia (+5,7%).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2016) il
fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,2%, con incrementi del 7,3% sul mercato interno e del 7,1% su quello estero.
L'indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, dello 0,7%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dell’energia. Per il
fatturato tutti i settori registrano incrementi tendenziali, quello maggiore del comparto manifatturiero si rileva nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%).
Nel confronto con il mese di dicembre 2016, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 6,9%. Tutti i settori, ad eccezione della metallurgia (-0,8%), registrano incrementi; particolarmente significativi risultano quelli dell’elettronica (+22,6%) e delle apparecchiature elettriche (+21,4%).