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TIM, Genish non preoccupato da accordo Sky-Mediaset ma serve indagine per scongiurare cartello

In una intervista l'Amministratore Delegato dell'ex Telecom Italia ha spiegato che l'intesa non renderà più difficile la convergenza prevista Piano Industriale

Finanza
TIM, Genish non preoccupato da accordo Sky-Mediaset ma serve indagine per scongiurare cartello
(Teleborsa) - L'operazione Sky-Mediaset non metterà il bastone tra le ruote a TIM, anche se sarebbe opportuno un esame attento da parte delle autorità competenti.

Così l'Amministratore Delegato di TIM, Amos Genish, in merito alla partnership tra Sky e Mediaset che porta la pay tv sul digitale terrestre, l'offerta Premium sul satellite.

"Credo che le autorità dovranno esaminare l'intesa attentamente per evitare che dia luogo a una concentrazione ancora maggiore rispetto all'esistente. Si deve anche accertare che tutti i protagonisti del mercato abbiano accesso agli stessi contenuti con le stesse condizioni" ha dichiarato il top manager in una intervista a La Stampa, mostrando comunque tranquillità in merito. "Non sono d'accordo con chi dice che renderà più difficile la convergenza prevista dal nuovo nostro Piano industriale", le sue parole.

"La convergenza dei contenuti, unita alla connettività, costituisce un modello di business sostenibile che può aumentare i ricavi e la soddisfazione dei clienti. Detto ciò, non abbiamo molti dettagli sulla cooperazione Sky-Mediaset e aspettiamo di vedere come funzionerà".

Per quanto riguarda il calcio "Mediapro ha ora ancora più interesse a dialogare con TIM sui diritti, perchè l'accordo di venerdì rende possibile un nuovo scenario, potenzialmente più concentrato". E sui gol su Tim Vision "non abbiamo cambiato idea. Valutiamo come avere un po' di calcio su TIM Vision, in funzione della capacità di coprire adeguatamente i costi e della nostra base-clienti. Continueremo a parlare con Mediapro. L'interesse è mutuo".

Passando ai rapporti del gruppo con il futuro Governo, il numero uno dell'ex Telecom Italia si dice "ottimista" perché "siamo un gruppo da 4 miliardi di investimenti e 50 mila dipendenti in Italia. E' nostro interesse intenderci con ogni Governo e, oltretutto, credo che qualunque governo non possa che sostenere la separazione della rete che crea più neutralità".

Non è mancato un accenno al socio di maggioranza Vivendi: "Ha commesso degli errori" su Telecom. "Avevano, e hanno, buone intenzioni, una visione industriale di lungo periodo e sono pronti a investire. Certo avrebbero dovuto comunicare meglio le loro intenzioni per scongiurare percezioni errate. Si sono alimentati conflitti non necessari. E' un peccato perchè è un partner a lungo termine per TIM. Ora hanno capito. Sono disposti a ricominciare daccapo".

E secondo Genish il "primo segnale" di questo nuovo inizio si avrà il 9 aprile "quando Vivendi presenterà la lista per il consiglio di amministrazione. Credo che sarà una squadra forte in cui il Presidente esecutivo sarà solo Presidente (Arnaud de Puyfontaine, n.d.r.). Con lui, oltretutto, sono in perfetta sintonia".

Genish tende invece ad escludere una vittoria del fondo Elliott. "Non è un'ipotesi realistica. Mediaset Premium allarga la copertura multipiattaforma dei propri canali e dall’altro Sky Italia incrementa l’offerta di contenuti di qualità ai propri abbonati. Abbiamo un buon piano strategico e gli investitori lo sanno: ne ho visti 120 nelle scorse settimane, chiedono continuità del management e prospettive di reddito. Io credo nel nostro piano industriale e mi sento legato solo a questo. Non immagino altre idee di ingegneria finanziaria che possano servire a questa azienda nel lungo termine. Ho bisogno di un Consiglio che lo sostenga con un consenso chiaro. In caso contrario, non avrei molta scelta. Eppure non credo succederà".
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