(Teleborsa) - Sempre più tesa la situazione in casa
Air France-KLM.
Oggi, 7 maggio, la compagnia aerea franco-olandese
ha assicurato l'operatività di quasi l'85% dei voli (il 99% dei voli a lungo raggio lunedì, l'80% dei voli a medio raggio in partenza e in arrivo all'aeroporto di Parigi Roissy-Charles de Gaulle e l'87% dei voli a corto raggio a Orly e nelle province) ma
l'emergenza scioperi è tutt'altro che risolta.
Come noto,
i dipendenti del vettore hanno respinto a maggioranza le proposte dell'azienda per un nuovo accordo salariale decidendo così di proseguire lo
sciopero, che oggi è
al suo 14° giorno.
Il "no" al referendum ha portato alle
dimissioni del Presidente e Chief Executive Officer di Air France, Jean-Marc Janaillac, che resterà alla guida del Board - su espressa richiesta di quest'ultimo - fino all'Assemblea degli azionisti del 15 maggio.
Intanto il Ministro dell'Economia francese
Bruno Le Maire ha avvisato che "è in gioco la sopravvivenza di Air France" ma che "
non sarà lo Stato a pagare i suoi debiti".
Niente interventi da parte dell'Eliseo, quindi: il vettore dovrà rimboccarsi le maniche per
ristabilire il dialogo sociale e
migliorare la propria competitività "per
affrontare la concorrenza internazionale", ha spiegato il Ministro.