(Teleborsa) -
Finale all'insegna delle vendite per i listini azionari del Vecchio Continente con la cautela che domina tra gli investitori per i
timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo la decisione degli Stati Uniti di far
scattare i dazi su molti prodotti cinesi. Intanto l'Unione Europea, pure gravata dalla politica protezionistica americana, ha annunciato l'avvio di
negoziati di libero scambio con l'Australia.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,161. L'
Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,1%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,74%, scendendo fino a 65,06 dollari per barile, sulle
attese per un incremento della produzione da parte di OPEC e Russia.
Lieve miglioramento dello
spread, che scende fino a 215 punti base, con un calo di 4 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,54%.
Nello scenario borsistico europeo sotto pressione
Francoforte, che accusa un calo dell'1,36%. Nulla di fatto per
Londra, che passa di mano sulla parità. Scivola
Parigi, con un netto svantaggio dello 0,93%.
Prevale la cautela in chiusura a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,41%.
Nella Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,97 miliardi di euro, in calo di 1.936,1 milioni di euro, rispetto ai 3,91 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,64 miliardi di azioni, rispetto ai 1,29 miliardi precedenti.
Su 227 titoli azionari trattati in Piazza Affari, 124 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 90. Invariate le rimanenti 13 azioni.
Buona la performance a Milano del comparto
OIL & GAS, che riporta un +0,58% sul precedente. Nel listino, i settori
IMMOBILIARE (-2,45%),
UTILITY (-1,53%) e
BENI PER LA CASA (-1,15%) sono stati tra i più venduti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla
Azimut, con un forte incremento (+2,15%).
Ben impostata
UnipolSai, che mostra un incremento dell'1,09%.
Composta
Fiat Chrysler, che cresce di un modesto +0,57% mentre è debole CNH Industrial (-1,04%) insieme all'intero comparto auto europeo, scosso dall'
arresto dell'AD di Audi per lo scandalo del dieselgate.
Performance modesta per
ENI, che mostra un moderato rialzo dello 0,53%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su alcune blue chips tutte oggi all'appuntamento con lo stacco della cedola:
Snam, -4,27%,
Poste Italiane, -4,04 punti percentuali,
Terna, 3,12%.
In rosso
Prysmian, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,63%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Reply (+5,04%),
Saras (+3,40%),
doBank (+2,89%) e
Danieli (+2,07%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Banca MPS, che ha archiviato la seduta a -5,03%.
Sensibili perdite per
Acea, in calo del 4,95%. Anche l'utility romana accusa l'effetto cedola.