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Petrolio, il barile WTI diventa più costoso: oltre 75 dollari

Prima volta dal 2014

Energia, Finanza
Petrolio, il barile WTI diventa più costoso: oltre 75 dollari
(Teleborsa) - Si infiamma il prezzo del barile di petrolio, complici i segnali di erosione della produzione dal Canada, che si aggiungono ai recenti problemi in Libia. Per contro, l'Arabia Saudita ha confermato l'intenzione di aumentare la sua produzione, ma ciò non è bastato ad impedire i rincari delle quotazioni di oro nero.

Il West Texas Intermediate (WTI) statunitense viaggia attualmente a 72,91 dollari la barile dopo aver raggiunto i 75,27 dollari, per la prima volta dal 2014. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del Mare del nord, scambia a 76,63 dollari dopo essersi spinto sino a 78,17 usd/bar.

Nei giorni scorsi, il presidente americano Donald Trump aveva affermato, con un messaggio via Twitter, di aver parlato con il re saudita e che questi si era detto disponibile ad aumentare la produzione per stabilizzare i prezzi.

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