(Teleborsa) - A maggio si stima che il
fatturato dell'industria cresca su base congiunturale dell’1,7%, registrando un aumento per il terzo mese consecutivo. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dello 0,4% sui tre mesi precedenti. Lo rivela l'Istat che spiega che anche gli ordinativi registrano una variazione congiunturale positiva (+3,6%), che segue la flessione del mese precedente (-0,6%). Nella media degli
ultimi tre mesi sul trimestre precedente si registra, tuttavia, una riduzione pari all'1,1%.
La
dinamica congiunturale del fatturato a maggio mostra andamenti simili su entrambi i mercati, con una crescita dell’1,6% sul mercato interno e dell'1,8% su quello estero. Invece,
l'incremento congiunturale degli ordinativi è più rilevante per le commesse raccolte sul mercato estero (+5,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato interno (+2,2%).
Gli indici
destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie;
la variazione positiva maggiore è quella relativa all'energia (+5,8%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2017), il
fatturato totale cresce in termini tendenziali del 5%, con incrementi del 4,5% sul mercato interno e del 5,8% su quello estero. I settori che registrano
le variazioni tendenziali più rilevanti sono quelli dei prodotti petroliferi raffinati (+24,4%) e dei
prodotti farmaceutici (+13,2%), mentre il settore dei prodotti elettronici e ottici mostra la flessione maggiore (-4,4%).
L’indice grezzo
degli ordinativi segna un aumento tendenziale del 4,9%, con un incremento maggiore per il mercato estero (+8,1%) rispetto a quanto rilevato per il mercato interno (+2,8%).
Il settore che registra il maggiore incremento è quello dei prodotti elettronici e ottici (+18,3%), mentre l’unica flessione si rileva per il settore del legno e della carta (-0,5%) .