(Teleborsa) - E alla fine anche
Google si arrende e finisce
nella bufera per motivi legati alla privacy. Un bug nel software di
Google+ ha messo a rischio i
dati di mezzo milione di utenti - nomi, indirizzi email, occupazione - per diversi anni anni (dal 2015 ad oggi).
E' quanto scrive il
Wall Street Journal, secondo cui il
problema era noto da tempo a Mountain View, ma la big del web l'avrebbe
tenuto nascosto temendo danni all'immagine ed alla
reputazione. Una scelta dettata anche dal terremoto scatenatosi su Facebook con il caso Cambridge Analytica.
Google si sarebbe
accorta della falla nel marzo scorso, ma avrebbe omesso di rendere pubblica questa notizia, che ora ha portato alla chiusura definitiva della sfortunata piattaforma social di casa Google.
La notizia non ha fatto bene al titolo
Alphabet, società controllante il famoso motore di ricerca, che ha lasciato sul terreno a New York circa l'1%.