(Teleborsa) -
Chiusura con segno meno per tutti i principali indici del Vecchio Continente.
Piazza Affari, dopo l'avvio in forte slancio, si allinea al resto d'Europa e
termina le contrattazioni in rosso, soprattutto per via delle perdite del settore bancario (-1,47%). Confermati i timori successivi al
declassamento dell'agenzia Moody's che ha abbassato il rating sull'Italia a Baa3. Nel frattempo,
Wall Street prosegue la seduta con S&P 500 e Dow Jones
al di sotto della parità, mentre il Nasdaq 100 mostra un buon rialzo (+0,72%).
L'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,43%. Seduta in frazionale ribasso per l'
oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,44%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,25 dollari per barile.
In miglioramento lo Spread, che tocca i 301 punti base, con un calo di 11 punti base rispetto al valore di venerdì scorso, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,46%.
Tra i listini europei giornata fiacca per
Francoforte che segna un calo dello 0,26%. Senza spunti
Londra che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, male
Parigi, che scambia con un -0,62%.
Prevalgono le vendite in chiusura a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che archivia la seduta con un calo dello 0,60%: il
principale indice della Borsa di Milano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata mercoledì scorso, di quattro ribassi consecutivi; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 20.927 punti. In ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,78%), come il FTSE Italia Star (-0,8%).
Apprezzabile rialzo (+1,02%) a Milano per il comparto
automotive. Tra i più negativi della lista di Piazza Affari, troviamo i comparti
materie prime (-2,24%),
bancario (-1,47%) e
petrolio (-1,34%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione,
brilla Ferragamo, con un forte incremento (+7,44%), dopo le
voci su possibili operazioni societarie in seguito alla morte nei giorni scorsi di Wilma Miletti Ferragamo.
Ottima performance per
Fiat Chrysler, che registra un progresso del 2,98%, dopo la cessione ai giapponesi di Calsonic Kansei
dello storico marchio Magneti Marelli per una cifra di oltre 6 miliardi di euro. Buoni spunti su
Italgas, che mostra un ampio vantaggio dell'1,57%. Guadagno moderato per
Buzzi Unicem, che avanza dello 0,91%. Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
BPER, che ha terminato le contrattazioni a -3,65%. In apnea
Banco BPM, che arretra del 3,12%. Tonfo di
Banca Generali che mostra una caduta del 2,47%. Lettera su
Azimut, che registra un importante calo del 2,29%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
CIR (+3,45%),
FILA (+2,78%),
Carel Industries (+2,51%) e
Saras (+2,29%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Banca Ifis, che ha terminato le contrattazioni a -8,38%. Affonda
OVS, con un ribasso del 5,68%. Crolla
Banca MPS, con una flessione del 5,31%. Vendite a piene mani su
Anima Holding, che soffre un decremento del 4,28%.