(Teleborsa) -
Nelle campagne italiane oltre un quarto degli occupati è di nazionalità straniera. Secondo quanto rivelato da un'analisi di Coldiretti, i
346 mila lavoratori stranieri rappresentano il
26,2% del totale nelle campagne italiane, per un totale di
30.162.122 giornate. La nazione maggiormente rappresentata è la
Romania, con oltre 110 mila lavoratori, che precede
indiani, marocchini e albanesi (tra i 30 e i 32 mila occupati).
A livello territoriale, viene segnalato come
il 48% degli occupati si concentra in 15 province. Quelle che registrano i numeri più alti di lavoratori stranieri sono
Foggia (5,8%), Bolzano (5,4%) e Verona (5%). Per quanto riguarda le regioni, la maggiore concentrazione si ha in
Emilia Romagna (44.468 occupati), seguita da
Puglia (39.172) e Sicilia (30.503). Nella nota di
Coldiretti si legge che "i lavoratori stranieri contribuiscono in modo determinante all'economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo. Va
assicurata la legalità per combattere fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il proprio lavoro, gettando ombra sul settore".
(Foto: Joao Marcelo on Unsplash)