(Teleborsa) -
Raggiunta l'intesa, nella tarda serata di ieri a Roma, in merito all'
accordo di rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro per i circa 35mila
dipendenti appartenenti al sistema del Credito Cooperativo italiano. Il concordato,
siglato da Federcasse insieme con le
Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo, è stato raggiunto dopo due giorni di trattative e punta a riformulare quello scaduto in data 31 dicembre 2013.
Concluso, dunque, il percorso di attuazione della riforma del Credito Cooperativo, che ha portato all’avvio operativo dei nuovi Gruppi Bancari Cooperativi, alla partenza dell'iter di costituzione dell'IPS da parte delle Casse Raiffeisen altoatesine e, nella giornata di ieri, alla chiusura del contratto collettivo di lavoro delle BCC.
Il nuovo contratto,
prevede adeguamenti economici per il personale delle BCC,
delle Casse Rurali, delle
Casse Raiffeisen e per tutti gli enti e le società del Credito Cooperativo a decorrere dal primo gennaio 2019. Un accordo, dunque, che incide sulla flessibilità organizzativa del lavoro, e, che evidenzia l’importanza degli investimenti in materia di formazione e potenziamento delle competenze, tenendo sempre conto della funzione di servizio alle comunità posta in essere dal Credito Cooperativo. Inoltre, sono state inserite all'interno del contratto alcune norme di tutela della genitorialità e disposizioni di carattere sociale, con l’intento di istituire "Banche del Tempo Solidali".
Fa parte dell’accordo anche l'istituzione di un tavolo permanente, utile a monitorare la normativa contrattuale nel corso della piena attuazione del contratto. "Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato - ha detto
Matteo Spanò, Vice Presidente di Federcasse e Presidente della delegazione sindacale - perché il nuovo contratto è stato definito con il pieno coinvolgimento" di tutti i rappresentanti.