(Teleborsa) - Sono dati
a segno meno, dunque negativi, quelli che arrivano dall'Istat sulla
produzione industriale italiana. A novembre
2018, infatti, è diminuita
dell'1,6% rispetto ad
ottobre e del 2,6% rispetto a novembre
2017. Nei primi undici mesi del 2018 la produzione industriale italiana è comunque cresciuta
dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Profondo rosso nel settore delle auto. Sempre secondo i dati Istat, l'indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato un calo del
19,4% su base annuale, cioè nel confronto con novembre 2017,
e dell'8,6% su base mensile, ovvero nel confronto con ottobre 2018.
DI MAIO: "PUO' NASCERE NUOVO BOOM ECONOMICO" - Quadro
fosco e
nuvoloni all'orizzonte. Ma
Luigi Di Maio fa professione di
ottimismo e allontana il
rischio recessione. A dispetto dei timori degli osservatori, parla di
"nuovo boom economico, come negli anni '60, a partire dalle autostrade digitali". Lo ha detto il leader pentastellato intervenendo agli Stati generali di consulenti del lavoro.
"Quello che vogliamo realizzare per l'Italia passa da una visione dei prossimi 10 anni", sostiene il ministro che citando Olivetti, ricorda:
"il lavoro è la più grande sfida del nostro tempo. L'Italia deve essere in prima linea in questa fase di trasformazione, facendo del nostro Paese una smart nation". Strappi nel governo? Solo competizione leale -
"Io non vedo nessuna provocazione e nessuna volontà di strappare, semplicemente portiamo avanti delle istanze come forze politiche. Non bisogna meravigliarsi che tra due forze politiche ci sia una competizione leale", conclude
Di Maio, pronto a tendere ancora la mano
all'alleato di Governo.