(Teleborsa) - Nel
2019 addio a
6 bottiglie di extravergine
Made in Italy su
10 sugli scaffali dei supermercati per effetto del crollo del 57% della produzione che scende ad appena
185 milioni di chili, su valori minimi degli ultimi
25 anni. Lo rivela un'analisi Coldiretti che scatta la fotografia sulla
drammatica situazione degli ulivi italiani colpiti dai
cambiamenti climatici, del propagarsi inarrestabile della
Xylella e della concorrenza sleale provocata dalle importazioni
low cost spacciate per italiane.
In particolare, sono state le
Regioni del Mezzogiorno ad accusare le perdite maggiori, con la
Puglia, che da sola rappresenta circa la metà della produzione nazionale, colpita da una flessione stimabile attorno al 65%, a causa delle gelate mentre continua inarrestabile la diffusione della Xylella che si stima abbia già determinato perdite per
1,2 miliardi di euro.
OCCHIO AL SORPASSO - Per la prima volta nella storia, la produzione nazionale potrebbe essere sorpassata da quella della
Grecia e del Marocco mentre si avvicina pericolosamente addirittura la
Turchia e la Spagna allunga la distanza con ben 1,6 miliardi di chili raggiungendo un quantitativo quasi nove volte superiore, precisa Coldiretti.