(Teleborsa) -
Oltre 15 miliardi di euro in alimenti dilapidati ogni anno dagli italiani, che così facendo gettano alle ortiche lo
0,88% del PIL, sempre più spesso all'interno delle mura domestiche: qui, infatti, viene compiuto
l’80% degli sprechi, per un valore di circa
12 miliardi di euro.
È questa l’istantanea scattata da
Waste Watchers, Last minute Market, ed SWG, che oggi, 4 febbraio, è stata
presentata alla FAO in occasione della
Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Al primo posto degli alimenti più sprecati, secondo l’indagine, ci sarebbero pane e verdure fresche, seguite da alcolici, legumi, pasta e frutta fresca ancora intonsi.
Buone notizie, invece, dai
mercati ortofrutticoli all'ingrosso aderenti al marchio
"Qualità e Sicurezza", che ogni anno
recuperano l’80% delle 9 mila tonnellate di frutta e ortaggi freschi rimasti invenduti. Ne da notizia
Unioncamere, partner del Sistema di Certificazione delle Camere di commercio. Lanciato nel 2015 dal Ministero delle Politiche agricole insieme ad Italmercati ed in collaborazione con Fedagromercati-Confcommercio, il meccanismo consentirebbe ad 8 tra i più importanti centri agroalimentari d’Italia di offrire un contributo tangibile nella lotta allo spreco alimentare.