(Teleborsa) - Mentre proprio ieri è arrivato l'annuncio di un possibile
accordo commerciale, a fine marzo, tra Stati Uniti e Cina , sul fronte dazi
Donald Trump non sembra proprio trovare pace. Come annunciato in due lettere inviate dal presidente Usa al Congresso, diffuse dalla Casa Bianca, ora il tycoon ha puntato il dito contro
India e Turchia. Al centro della questione vi è il
regime preferenziale per il commercio garantito a questi due Paesi che Trump intende eliminare.
"Washington intende cancellare la
designazione di India e Turchia come Stati in via di sviluppo beneficiari del Generalized System of Preferences (GSP)", fa sapere in una nota il
rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti.
Alla base della
cancellazione delle esenzioni concesse a questi due Paesi su determinati prodotti vi è il fatto che
non rientrerebbero più nei parametri.
L'India non avrebbe rispettato i requisiti di reciproco accesso al mercato mentre la
Turchia, per il presidente Usa, "e' sufficientemente sviluppata dal punto di vista economico".
Ora sul punto deve esprimersi
il Congresso ma, nel caso in cui non decidesse,
Trump ha a disposizione 60 giorni per agire in base ai suoi poteri. In base al cosiddetto
schema generalizzato di preferenze (Gsp) ad alcuni Paesi è consentito esportare negli Stati Uniti
circa duemila tipi di prodotti industriali e tessili esenti da dazi. Secondo un rapporto del
Centro ricerche del Congresso l'India è il Paese che nel 2017 ha più beneficiato del sistema, esportando negli Stati Uniti
beni per 5,7 miliardi di dollari privi di dazi, mentre la Turchia è la quinta nella lista dei Paesi beneficiari, con
esportazioni per 1,7 miliardi. "Ho stabilito che l'India non ha assicurato agli Stati Uniti un accesso equo e ragionevole ai suoi mercati", ha spiegato Trump, secondo cui la Turchia, invece, "sulla base del suo livello di sviluppo economico", non dovrebbe essere qualificato come "un Paese in via di sviluppo beneficiario" dell'Ssp.