(Teleborsa) - Il
crollo del
Ponte Morandi non ferma
Genova. Anzi. Crescono le imprese a
Genova e in provincia. A
febbraio 2019 il numero delle attività produttive superava infatti di 348 unità quello delle aziende attive a febbraio 2018. E' quanto emerge da un'analisi della Camera di commercio. Dopo anni in cui il tasso delle imprese si aggirava intorno allo zero, oggi è tornato positivo, salendo dello 0,5%. Il totale delle imprese attive in provincia è passato da 70.196 del 2018 a 70.544 del 2019.
Stessa dinamica nel capoluogo, dove le imprese salgono da
48.700 a 48.949, con una differenza di +249. L'analisi della Camera di commercio rivela che da febbraio 2018 sono cresciuti tutti i settori, a eccezione del
commercio, che perde 176 imprese e
del trasporto e magazzinaggio, che ne perdono 20.
TOTI: "SEGNALI IMPORTANTI" - "Si tratta di dati importanti - ha sottolineato il Governatore della Liguria, Giovanni Toti
- che ci parlano della tenuta del sistema produttivo a Genova e in provincia, nonostante quello che è avvenuto ad agosto con il crollo del ponte Morandi. Chiaramente come Regione siamo molto attenti a valutare le variazioni e, ad esempio, sul fronte del commercio siamo consapevoli della sofferenza che il settore sta vivendo".
BUCCI: "CITTA' VIVA E DINAMICA" - La pensa così anche il sindaco
Marco Bucci secondo il quale "questi dati testimoniano come
Genova sia una città viva e dinamica, in grado di sopportare e superare situazioni molto difficili come quella generata dal crollo di ponte Morandi. Segnali positivi che ci stimolano a proseguire, con azioni mirate ad attrarre a Genova nuove realtà produttive sul territorio con l'intento primario di incrementare l'occupazione".