(Teleborsa) -
Mediobanca ha chiuso i nove mesi con un utile netto di 626 milioni di euro, con un contributo del 3° trimestre di 175,5 milioni; il calo del risultato dei nove mesi rispetto allo scorso anno (681,9 milioni) riflette esclusivamente l’assenza di plusvalenze su cessioni di azioni AFS (95,9 milioni a marzo 2018) già evidenziata nel primo semestre. Il risultato perlopiù atteso
supera le stime degli analisti che indicavano utili per 615 milioni.
I risultati del periodo vedono inoltre un
incremento dei ricavi a 1.883,8 milioni (+4,6%) che ha riguardato tutte le voci:
margine di interesse a 1.047 milioni (+3%), grazie al solido andamento degli attivi e dei margini, in particolare nel credito al consumo;
commissioni stabili a 462 milioni (+1,1%);
utili da negoziazione a 151 milioni (+21%) grazie al progresso delle attività di capital market solutions verso la clientela;
utili da partecipazioni a 225 milioni (+10%).
L’ultimo trimestre vede minori ricavi (-5% sequenziale a 607 milioni) a seguito di uno scenario contrastato: mercati in ripresa, ma prudenza delle banche centrali, livelli contenuti di attività corporate e persistente avversione al rischio delle famiglie.
Il buon andamento dei ricavi ha consentito una
crescita del risultato operativo a 870 milioni (+7%).
Gli indici di capitale, funding e liquidità si confermano elevati e sostenibili:
CET1 al 14,3% in crescita di circa 40bps da dicembre anche per i benefici derivanti dalla validazione dei modelli AIRB sul portafoglio mutui di CheBanca!.